Il costo è di 220 milioni di euro nel 2025, 130 l'anno successivo

Il governo ha depositato l’emendamento al decreto Milleproroghe sul taglio dell’Irpef agricola. Il testo prevede per due anni l’esenzione al 100% per i redditi fino a 10mila euro. Per la parte eccedente i 10mila e fino a 15mila l’imposta è dovuta al 50%. La franchigia, prevista per due anni, ha un costo di 220,1 milioni nel 2025 e 130,3 milioni nel 2026, più altri 89,8 milioni nel 2027. Le coperture, per quanto riguarda il 2025 e il 2026, vengono reperite attraverso la riduzione del fondo per l’attuazione della delega fiscale istituito presso il Mef, mentre i quasi 90 milioni di spesa del 2027 sono reperiti mediante utilizzo delle maggiori entrate dovute all’attuazione della delega.

Salvini: “Stop Irpef vittoria Lega, sempre al loro fianco”

“Stop Irpef per gli agricoltori, vittoria Lega! Inserita nel decreto Milleproroghe la norma per l’esenzione dell’Irpef agraria per i redditi fino a 10mila euro e il dimezzamento per quelli fino a 15mila euro. Una vittoria per agricoltori, allevatori e produttori. È un risultato importante, soprattutto perché fino a pochi giorni fa sembrava impossibile. La Lega è e sarà sempre al fianco di chi porta i sani prodotti italiani sulle nostre tavole”. Così su Instagram il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini.

Meloni: “Intervento equo, ora impegno più forte in Ue”

“La scelta di garantire, in un momento di difficoltà del mondo agricolo, un ulteriore intervento di sostegno è frutto del lavoro del Ministero dell’Agricoltura e dell’Economia che hanno elaborato una proposta di intervento fiscale più equa e che raccoglie le istanze proposte in occasione del tavolo con le organizzazioni agricole che si è svolto la settimana scorsa. Un incontro nel quale ho recepito le proposte delle organizzazioni e al quale ho presentato i tanti risultati ottenuti dal nostro Governo in Italia in favore del mondo agricolo. Il nostro impegno adesso sarà ancora più forte in Europa dove chiederemo che l’agricoltura venga rimessa al centro del dibattito”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Il provvedimento sull’Irpef, che è stato proposto dal Governo su mio preciso indirizzo, – afferma Meloni – garantisce un intervento progressivo che esenta maggiormente gli agricoltori che si trovano più in difficoltà ed esclude dal beneficio coloro che oggettivamente non ne hanno bisogno, ai quali invece negli anni passati è stato concesso, creando una disparità di trattamento rispetto ad altri italiani nelle loro stesse condizioni”. Meloni osserva che “in questi anni, infatti, sono state esentate dall’Irpef immotivatamente anche persone particolarmente ricche. Inoltre, l’intervento garantisce per due anni un nuovo modello fiscale permettendo agli agricoltori di fare scelte di natura imprenditoriale con una prospettiva più ampia rispetto alla sola annualità prevista in precedenza”. La premier ringrazia il ministro all’Economia Giorgetti e il viceministro Leo “che hanno individuato le risorse a copertura dell’intervento, il ministro Lollobrigida che ha elaborato insieme a loro la proposta, e i vicepresidenti del Consiglio Antonio Tajani e Matteo Salvini per il lavoro svolto”.

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