Vittorio Sgarbi ha annunciato le sue dimissioni da sottosegretario alla Cultura. Con il ministro Gennaro Sangiuliano “non ci parliamo dal 23 ottobre, quando mi ha dato la delega per andarmi a occupare della Garisenda. D’altra parte non è che potevo sentire una persona che riceve una lettera anonima e la manda all’Antitrust. Le lettere anonime si buttano via, gli uomini che hanno dignità non accolgono lettere anonime”, ha detto Sgarbi a margine dell’evento ‘La Ripartenza’, organizzato da Nicola Porro a Milano. “Le lettere anonime criminalizzano atti come questo. Sono oggetto di una persecuzione mediatica evidente su questioni inesistenti. C’è stata un’azione precisa per portarmi alle dimissioni. Ho detto che mi sarei dimesso e lo faccio quando viene riconosciuta l’incompatibilità tra conferenze, presentazioni di mostre e artisti, discorsi e il ruolo di sottosegretario. Raccontare l’arte non è in conflitto con niente e se è in conflitto c’è qualcosa di anomalo”, ha aggiunto.