Il ministro è intervenuto all'evento di Nicola Porro a Milano. Ha parlato anche di apologia di fascismo e dl Rave
Dopo Vittorio Sgarbi, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, è intervenuto all’evento ‘La Ripartenza’ organizzato da Nicola Porro a Milano. “L’abuso d’ufficio è il classico caso, oggi reato, che verrebbe sanzionato in via esclusivamente amministrativa. Siamo stati accusati di voler favorire la corruzione e addirittura hanno invocato una presunta direttiva europea contro l’abolizione di questo abuso, che non c’è. La direttiva europea recepisce un invito della Convenzione di Merida, che impone la massima severità contro la corruzione. Il nostro arsenale normativo contro la corruzione è il più severo d’Europa, ed è giusto così” ha detto.
“Quando tu individui una norma da depenalizzare, automaticamente qualcuno dice di no, ‘non si tocca’ – ha aggiunto il Ministro -. A cominciare dalla magistratura. A me piacerebbe fare un bell’invito formale. Mi si mandi un elenco, io lo chiederei ai magistrati, agli avvocati, ai professori universitari, agli imprenditori, dei reati che voi vorreste depenalizzare. Ho l’impressione che arriveremo al punto di prima, perché quando tocchi qualcosa, si dice ‘questo non si tocca’. C’è sempre qualcuno che protesta”.
Nordio su apologia di fascismo
“Vent’anni fa, ero ancora magistrato, ero pm a Venezia, nel 2002, ho presieduto la commissione per la riforma del codice penale, firmato da Benito Mussolini ed è ancora felicemente in piedi, dico felicemente perché gode di ottima salute, mentre quello di Giuliano Vassalli, eroe della Resistenza, il codice di procedura penale, è stato demolito, snaturato, distrutto anche dalla stessa Corte costituzionale. Noi oggi condanniamo l’apologia di fascismo in base a un codice firmato da Mussolini: già questo la dice lunga sulla schizofrenia” ha detto Nordio. “Quando presiedevo questa commissione – ha aggiunto – il nostro obiettivo è stato quello di depenalizzare e abbiamo individuato decine e decine di fattispecie che potevano essere felicemente depenalizzate”, come la vendita di soglie sottodimensionate.
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