Per il ministro della Giustizia, Carlo Nordio si tratta di un reato "evanescente". Il Pd: "Eliminarlo avrà un effetto boomerang"

Per il ministro della Giustizia Carlo Nordio si tratta di un reato “evanescente” e la sua abrogazione avrà un impatto favorevole sull’economia. Per il Pd eliminarlo dall’ordinamento avrà, invece, un effetto boomerang. Dopo mesi di limbo, arriva un primo sì alla cancellazione (chiesta anche dalla maggioranza dei sindaci) del reato che per il governo genera la ‘paura della firma’ negli amministratori pubblici. La commissione Giustizia del Senato, presieduta dalla leghista Giulia Bongiorno, ha infatti concluso l’esame degli emendamenti all’articolo 1 del disegno di legge Nordio, approvato dal Consiglio dei ministri nel giugno scorso, che prevede l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio e un intervento su quello di traffico di influenze. Respinte, con il voto compatto della maggioranza assieme a Italia Viva, le richieste dell’opposizione che chiedevano di ridefinire la fattispecie senza cassarla.

“Sono stati bocciati tutti i nostri emendamenti che puntavano a riscrivere, rendere più tassativa e migliorare la fattispecie di abuso d’ufficio senza eliminarlo dall’ordinamento – spiega al termine della seduta il capogruppo dem in commissione Alfredo Bazoli -. Vanno dritti per la loro strada, lasciando un vuoto normativo pesante perché tutti i comportamenti prevaticatori della Pa nei confronti dei cittadini non saranno più punibili. Un errore, come ci hanno detto i giuristi che abbiamo sentito in audizione”. “Sarà un boomerang – aggiunge – nei confronti degli amministratori perché ogni volta che arriverà una denuncia da parte di un cittadino, le procure indagheranno per reati più gravi”. “L’abrogazione del reato di abuso d’ufficio è sacrosanta“, per Enrico Costa, deputato di Azione, che ha raccolto “150 casi di sindaci di piccoli comuni colpiti da inchieste e processi per abuso d’ufficio e poi prosciolti o assolti. Ne ho fatto una pubblicazione: ‘chi abusa dell’abuso’. Basta leggerla per rendersi conto dell’evanescenza di questo reato. Ovviamente Pd e M5S hanno votato per il mantenimento del reato“.

É stato invece trasformato, bypassando lo scoglio, l’emendamento della Lega che interveniva sulla legge Severino eliminando la sospensione in caso di condanna non definitiva per gli amministratori locali. Il Guardasigilli ha espresso “grande soddisfazione per la sollecitudine con cui la Commissione Giustizia del Senato” è arrivata al risultato, auspicando il termine dei lavori “nel minor tempo possibile”. Il disegno di legge prevede, oltre all’abrogazione del reato di abuso d’ufficio e alle modifiche a quello di traffico di influenze, una stretta sulla trascrizione delle intercettazioni, nuove norme sulle misure cautelari e le informazioni di garanzia. Sono in tutto circa 160 gli emendamenti presentati, 26 sono stati dichiarati improponibili per estraneità di materia. I lavori proseguiranno domattina alle 9.15 con il voto sugli emendamenti relativi all’articolo 2 del testo, che affronta il nodo della trascrizione delle intercettazioni a tutela del terzo estraneo al procedimento. 

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