E sulla Rai: "Ha molti debiti, serve finanziamento per piano industriale"
“Noi vogliamo fare qualcosa che permette di avere una piattaforma nazionale alla quale si iscrivono tutti coloro che affittano casa, e questo secondo i nostri conti farebbe addirittura arrivare un miliardo nelle casse dello Stato. Quindi una proposta migliorativa che va nella direzione di far entrare più soldi e di combattere l’evasione senza però penalizzare i proprietari di casa”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo su Rtl 102.5 parlando della proposta di FI a proposito del tema legato alla cedolare secca sugli affitti brevi. “Non alzarla dal 21% al 26%? Quella è la nostra proposta, vedremo oggi” nel vertice di maggioranza a palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni “cosa si potrà raggiungere, ma noi con grande serietà, determinazione e spirito collaborativo facciamo delle proposte per fare arrivare più soldi nelle casse dello Stato, combattendo l’evasione fiscale, favorendo le presenze turistiche nelle nostre città e impedendo l’aumento della pressione fiscale nei confronti dei cittadini che sono proprietari di casa”.
“Noi abbiamo una posizione molto chiara, siamo al governo, siamo leali, seri, credibili, affidabili, responsabili. Abbiamo preso un impegno, quello di non presentare emendamenti” alla legge di bilancio, “ma prima che il testo arrivi al Senato, approvato nel quadro complessivo” da Forza Italia si vuole vedere che “non contenga sbavature o cose che non ci erano state dette. Quindi grande serietà da parte nostra. Credo di aver sempre dimostrato di essere serio, affidabile e soprattutto leale nei confronti dei miei colleghi e del governo”, ha poi puntualizzato Tajani.
Rai, Tajani: “Ha molti debiti, serve finanziamento per piano industriale”
“La Rai ha molti debiti” e “serve un finanziamento che le permetta di avere un piano industriale“, ha dichiarato invece Tajani parlando del taglio del canone Rai. “Teniamo conto che la Rai non è soltanto la televisione pubblica, è una industria italiana molto importante, tutta l’industria radio-televisiva è un comparto non secondario del nostro paese che non può essere sottovalutato – aggiunge -. Non basta quindi dire ‘abbassiamo il canone’, io non sono granché favorevole perché si tratta di un euro al giorno perciò non è che cambia molto. Noi dobbiamo vedere come proteggere la libertà di informazione nel nostro paese ma soprattutto anche come difendere il comparto industriale di grande importanza che è il comparto radio-televisivo del nostro paese”.
“Mediaset – conclude Tajani – non c’entra niente. È tutto il comparto radio-televisivo che rischia di andare in difficoltà se noi non siamo attenti a ciò che facciamo e a come ci comportiamo. A volte una azione che può sembrare positiva rischia di diventare negativa per l’intero sistema italiano”.
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