Il capo dello Stato: "Pnrr occasione storica, merita l'impegno di tutti"

L’intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’assemblea delle Province d’Italia a L’Aquila. Il capo dello Stato ha sottolineato come il ridimensionamento del ruolo di questi enti, a cui non è seguito un più ampio riassetto degli enti locali perché bocciato dagli elettori, abbia provocato situazioni di incertezza normativa. “Diverse riforme sono intervenute nei decenni. Fino all’ultima, del 2014, che ha ridimensionato ruolo e funzioni delle Province in previsione di un riassetto costituzionale degli enti locali, che poi non si è compiuto perché non ha ricevuto il necessario consenso degli elettori. Le norme attualmente in vigore, che disegnano strutture e ambiti delle Province, sono legate, in definitiva, a una transizione interrotta e anche per questo, indipendentemente dai giudizi sul merito del percorso allora ipotizzato, creano vuoti e incertezze che non possono prolungarsi, rischiando che cittadini e comunità paghino il prezzo di servizi inadeguati, di competenze incerte, di lacune nelle funzioni di indirizzo e coordinamento”, ha affermato Mattarella.

“Province partecipano a coesione sociale”

Mattarella ha anche sottolineato il ruolo delle province nell’attuazione della Costituzione. “La Costituzione richiede di essere attuata” e “le istituzioni, la loro architettura, la loro qualità sono cruciali per assicurare rispetto dei principi costituzionali e per adempiere al dovere di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale” che “impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione” alla vita del Paese, come recita l’art. 3 della Costituzione. La Provincia, le Province nel loro insieme, possono e devono partecipare a questo essenziale compito di coesione sociale. Sarebbe un grave errore affidarsi soltanto alla forza inerziale della crescita quantitativa delle aree metropolitane e degli insediamenti produttivi, collocati nei nodi delle principali reti logistiche e di comunicazione”, ha affermato. “Avete posto al centro di questa vostra assemblea la prospettiva di ‘nuova Provincia’, con identità e competenze più chiare, con un ruolo propulsivo su alcuni temi e, ovviamente, con le risorse conseguenti e con autorevolezza democratica – per poterli esercitare al meglio. Ora questa proposta è offerta al confronto avviato in Senato, sulla base di disegni di legge presentati da diversi gruppi e di un testo unificato adesso all’esame della commissione Affari costituzionali. La composizione politica plurale, e la responsabilità comune, dell’Unione delle Province d’Italia può fornire al Parlamento elementi preziosi di esperienza e di conoscenza”, ha spiegato il capo dello Stato, osservando che “la coesione del Paese, la sua stessa unità civile, richiede una crescita delle potenzialità di tutti i territori, anche di quelli delle aree interne, delle zone montane, dei piccoli centri. Interpreto anche in questo senso la vostra richiesta di assegnare alla Provincia, tra le sue funzioni fondamentali, la pianificazione dello sviluppo, con il chiaro obiettivo della sostenibilità ambientale e sociale, e con l’impegno di far convergere attori privati e pubblici in una rivitalizzazione dei territori oggi più svantaggiati”.

“Pnrr occasione storica, merita l’impegno di tutti”

Inoltre dal capo dello Stato è arrivato anche un appello per l’attuazione del Pnrr. “Oggi, le Province sono chiamate a un importante appuntamento: l’attuazione del Pnrr. Si tratta di un’occasione storica per l’Italia, e lo è anche per l’Europa. La sua piena riuscita è un interesse comune, che merita tutto l’impegno e la solidarietà di cui la nostra società è capace”, ha detto Mattarella. “Come è stato puntualmente sottolineato in questa assemblea, il Pnrr è un banco di prova pure per le Province, chiamate a essere importanti soggetti attuatori di molti progetti. L’Upi ha segnalato criticità nei processi di pagamento e alcune serie problematiche tecniche relative alle piattaforme di rendicontazione. Sono questioni da esaminare con attenzione. I progetti che vi riguardano, e che richiedono coinvolgimento in regia delle Province, hanno valenza strategica. Il Paese trarrà un gran beneficio dal loro compimento”, ha aggiunto il capo dello Stato.

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