La premier al termine del Consiglio europeo informale di Granada: "Mi ha confermato il sostegno"

“La Germania continua a considerare la Tunisia un paese non sicuro e ha messo delle condizioni per l’implementazione del Memorandum? Non la posizione che ho sentito dal cancelliere Scholz. Mi ha confermato il sostegno che aveva già dato al nostro lavoro in Tunisia, è perfettamente consapevole del fatto che quello è l’unico lavoro che può dare risultati seri. Il lavoro che abbiamo fatto con la Tunisia tutti dicono che deve essere replicato anche in altri paesi del Nordafrica e non solo. Non mi risulta quindi che sia stato chiesto di rendere la Tunisia paese non sicuro. Anzi, io credo che uno dei temi importanti di questo ragionamento è proprio quello di avere una lista europea dei paesi sicuri, altrimenti la discrezionalità che ciascuno su questo porta avanti può dare problemi nella capacità dell’Ue di dialogare con queste nazioni”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un punto stampa al termine del Consiglio europeo informale di Granada. “Io ho parlato a lungo con Scholz e mi pare che anche lui sia consapevole del fatto che la strategia proposta dall’Italia è l’unica che può essere efficace. Se ha posto questioni sui diritti? A me ha detto che bisogna andare avanti con questo lavoro in Tunisia”, ha concluso la premier.

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