La senatrice leghista al raduno del Carroccio
(LaPresse) “Ci sono quelli che violentano donne e minori, entrano in carcere, riescono e riviolentano donne e minori e ci dicono: ‘Non riesco a frenare i miei impulsi’. Io non ho dubbi: se uno stupratore non riesce a tenere i propri impulsi vuol dire che ha bisogno di un aiuto, l’aiuto si chiama in un modo: castrazione chimica”. Lo ha detto al raduno della Lega a Pontida la presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama Giulia Bongiorno. “Non è un’operazione chirurgica, non è una tortura, è applicata in molti paesi europe, è un trattamento farmacologico che agisce sulla libido e con il vostro aiuto questa sarà la nostra prossima battaglia”, ha proseguito la senatrice del Carroccio. DISTRIBUTION FREE OF CHARGE – NOT FOR SALE
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