Pnrr, regioni lanciano allarme a Governo: “Rischio blocco cantieri”

Pnrr, regioni lanciano allarme a Governo: “Rischio blocco cantieri”
Milano – Riasfaltatura via PIer Lombardo dopo esplosione camion per trasporto bombole ossigeno

L’ansia dei governatori per la rimodulazione dei fondi del Piano. Fedriga chiede un incontro con Fitto

Le Regioni italiane sono preoccupate e lanciano l’allarme sul Pnrr. L’ansia dei governatori è legata alla rimodulazione dei fondi da parte del Governo che potrebbe tradursi in una battuta d’arresto per i cantieri in programma. A sintetizzare i timori dei governatori è il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, che a conclusione della seduta di stamani ha definito “fondamentale” la collaborazione tra Roma e gli enti territoriali per trovare la quadra di una situazione che rischia di mettere in crisi “il successo degli interventi che dovranno concludersi – ha detto – rispettando il termine del 2026, al fine di garantire la piena attuazione del piano”.

Fedriga chiede un incontro con Fitto

In sostanza le Regioni chiedono a Roma la rassicurazione sul fatto che gli ormai inevitabili aggiustamenti in corsa della distribuzione dei fondi non abbiano ripercussioni sui progetti legati alle politiche di coesione. “Alla fase di elaborazione del documento di revisione non abbiamo lavorato – ha spiegato Fedriga – ma cogliamo positivamente la disponibilità del ministro al confronto e al dialogo”. Il governatore del Friuli chiede per questo un incontro con il ministro Raffaele Fitto, nonchè la possibilità di valutare l’istituzione di una Cabina di regia che veda attorno al tavolo di monitoraggio rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome.

Giani: “Contrariato da posizione del Governo”

Tra le voci più preoccupate dei governatori c’è quella di Eugenio Giani, presidente della Toscana: “Più leggo i documenti del Pnrr, più sono contrariato dalla posizione del Governo” perché “in questi tagli, la Toscana viene tartassata“, ha detto a margine di una conferenza stampa a Firenze. “Per quanto riguarda la Conferenza dei presidenti delle Regioni, che abbiamo tenuto stamani online – ha aggiunto Giani – è venuta fuori una sollecitazione ferma di incontro col ministro, da parte di tutti, di centrodestra e di centrosinistra. C’è un documento molto articolato che evidenzia le criticità che vengono fuori, in una sintesi, dai presidenti di Regione”. “Alla Toscana si toglie un miliardo dei sei miliardi e mezzo previsti“, Giani ha sottolineato che “le altre Regioni sono tutte molto imbarazzate”, ma “mentre io sono più libero di esprimermi, essendo di un altro schieramento politico, le altre Regioni non hanno magari la stessa libertà, perché hanno un vincolo di natura politica”.

Passo avanti sul Fondo Sanitario Nazionale

Registra invece un significativo passo avanti l’intesa sul Fondo Sanitario Nazionale, con l’approvazione della proposta di riparto del piano da oltre 120 miliardi. Le Regioni però sottolineano una “sottostima” del fondo “dovuto ai maggiori costi dell’energia”, auspicando “si recuperi nel corso dell’anno, e la definizione di nuovi criteri per la ripartizione del fabbisogno sanitario nazionale standard”.

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