Il testo prevede misure urgenti per gli enti territoriali, nonché per garantire la tempestiva attuazione del Pnrr e per il settore energetico
Via libera dell’Aula del Senato con 97 sì, 67 no e 1 astenuto alla fiducia posta dal governo sul decreto Rigassificatori. L’operazione si è protratta più a lungo del solito per un problema tecnico nel sistema di votazione elettronico. Dopo la prima chiama, si è dovuto procedere manualmente, lasciando il risultato in stand-by per diversi minuti. Il testo, che prevede “misure urgenti per gli enti territoriali, nonché per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per il settore energetico“, è già stato approvato dall’Aula della Camera, con il sì alla fiducia diventa quindi legge.
Pichetto: “Altro tassello fondamentale per Paese”
“Il decreto rigassificatori è legge: un altro tassello fondamentale a cui, come ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e come governo, abbiamo lavorato nell’ottica di garantire al Paese una sempre maggiore sicurezza e indipendenza energetica”. Lo dichiara il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. “È un impegno che si declina nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento e di produzione nazionale – osserva Pichetto -, in questa direzione, sono previsti nuovi strumenti per accelerare gli interventi infrastrutturali strategici. Il decreto interviene nel sostegno a famiglie e imprese, per alleggerire il peso delle bollette“. “Stiamo lavorando per trasformare l’Italia in un hub energetico per l’approvvigionamento europeo – rileva Pichetto -, il decreto approvato è un ulteriore importante passo avanti nella realizzazione di tutti questi obiettivi”.
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