Il ministro della cultura ha risposto alla Camera al Question Time, Sgarbi si dice "dispiaciuto per chiunque si sia offeso"

Il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ha risposto in question time in Parlamento alle interrogazioni presentate dopo il caso del sottosegretario Vittorio Sgarbi e Morgan al Maxxi diretto da Alessandro Giuli. “Nell’interrogazione i firmatari mi danno atto di aver preso le distanze da quanto accaduto, da sempre lontano da me e che ritengo inammissibili tanto più in un luogo di cultura. Il rispetto per le donne è una costante per un conservatore come me. La libertà di pensiero trova un limite nel rispetto e non deve ledere ma mantenere un rigore. Ho chiesto al direttore del Maxxi una spiegazione scritta su quanto accaduto”, ha detto in aula Sangiuliano.

“Abbiamo nominato una nuova coordinatrice dell’osservatorio parità di genere – ha aggiunto – e ribadisco di essere sempre stato lontano da manifestazioni sessiste e torpiloquio e sono onorato di poter servire un premier donna. Sul metoo sono stato io a chiedere di togliere i finanziamenti alle aziende che non rispettano le donne”. 

Sgarbi: “Dispiaciuto per chiunque si sia offeso”

“Condivido pienamente la posizione del ministro Sangiuliano e mi dispiace con chiunque si sia offesa per parole che non riguardavano nessuna persona se non me e il mio cancro alla prostata. Ringrazio tutte le donne e gli uomini che non si sono offesi per un uso del linguaggio che non ha alcun riferimento con i comportamenti descritti, ma si esaurisce nel circuito delle parole, secondo una consuetudine verbale che oggi ha caratterizzato in Senato anche l’intervento dell’onorevole Misiani, che ha parlato di ‘persone che si fanno un m… così'”. Così il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi commenta il ‘question time’ di oggi alla Camera sulle polemiche seguite allo spettacolo con e di Morgan andato in scena al Maxxi di Roma lo scorso 21 giugno. “Spero che le mie scuse con chi si è sentito turbato stabiliscano adesso una tregua. Ricordo che oggi su un quotidiano nazionale sono stato definito ‘handicappato‘ (insultando me e i portatori di handicap); non mi pare di aver letto parole di condanna”. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata