Approvato all'unanimità un documento comune dopo quasi due ore di assemblea dei senatori

Stare insieme alle Europee ci serve. Insieme alle Europee, insieme nei gruppi. Simul stabunt, simul cadent”. Interno notte, piano terra di palazzo Madama. Matteo Renzi prende la parola quasi alla fine della riunione del gruppo di Azione e Italia viva e ribadisce a Carlo Calenda, occhi negli occhi, quale sia il suo pensiero. “Non ho nessuna pregiudiziale contro Iv”, replica il leader di Azione che però chiede che di mettere nero su bianco che una ritrovata “leale collaborazione” sia “condizione” indispensabile per riprendere il percorso per una lista comune alle elezioni del 2024. Il documento finale, approvato all’unanimità, viene limato a lungo e sono direttamente i due leader a pesare ogni singola parola. Alla fine, un foglio corretto a penna dalla capogruppo Raffaella Paita, sancisce che il divorzio definitivo tra Azione e Iv, dopo settimane di insulti e polemiche, è per lo meno rimandato. “Le forze politiche, nella loro autonomia, nei tempi utili alla partecipazione alle elezioni europee, con la condizione di una leale collaborazione – si legge nel testo – si impegnano a valutare la possibilità di una lista unitaria per le elezioni europee del 2024 allargata a tute le forze disponibili a partire da Renew Europe”. Non solo.

Il documento invita anche i senatori del gruppo “ad attenersi ai principi di lealtà e correttezza come previsto dall’art. 14 del Regolamento del Gruppo”. è l’art. che disciplina le sanzioni, arrivando a prevedere l’espulsione per gravi violazioni delle regole.Calenda, dopo ore di tensione, esulta. “Sono molto soddisfatto. Si è deciso che in autonomia e nei tempi che serviranno per le Europee i partiti decideranno se ci saranno le condizioni, a partire da una leale collaborazione, per fare una lista unitaria alle Europee. I gruppi restano uniti“. Anche Renzi, però, gioisce. “Capolavoro -sintetizza con i suoi – Carlo ha fatto un passo indietro sulla lista unica, partita chiusa”. Il voto, però, è ancora lontano e sulla leale collaborazione tanto peseranno – ragionano fonti centriste – quali saranno i nuovi assetti tra Camera e Senato. Enrico Borghi, infatti, appena arrivato dal Pd, potrebbe prendere il posto di Paita (che a quel punto andrebbe alla guida del partito) come capogruppo al Senato, ma anche alla Camera potrebbero esserci dei movimenti. La riunione dei deputati è in calendario per martedì sera. Mercoledì, invece, lo stato maggiore di Renew Europe sarà a Roma.

Calenda: “Buona riunione, di Europee si discuterà più avanti”

“Ieri abbiamo avuto una buona riunione al Senato che spero chiuda polemiche. I gruppi resteranno insieme come da mandato elettorale. Delle europee si discuterà più avanti insieme a tutti i partiti dell’area Renew a patto che si ricostruisca un clima di correttezza reciproca. Bene!”. Lo scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda tornando sull’assemblea dei senatori di Azione-Italia viva che si è tenuta ieri sera a palazzo Madama.

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