Il ministro al vertice del Comitato ordine pubblico in prefettura, presenti anche il sindaco Beppe Sala, il procuratore capo Marcello Viola e i vertici delle forze dell'Ordine
Si è tenuto in prefettura, a Milano, la riunione del Comitato ordine pubblico e sicurezza. Alla riunione, presieduta dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il prefetto di Milano, Renato Saccone, il sindaco di Milano Beppe Sala, il procuratore capo di Milano Marcello Viola e i vertici delle forze dell’ordine.
Sul tavolo il tema della sicurezza in città e i provvedimenti già adottati per la zona della stazione Centrale, con i controlli rafforzati predisposti dal Viminale. Il sindaco ha annunciato, nei giorni scorsi, che avrebbe chiesto al titolare del Viminale l’invio di un maggiore numero di personale di forze dell’ordine e telecamere.
Piantedosi: “Non esiste un problema sicurezza”
“Non esiste un problema sicurezza”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in prefettura, a Milano, per la riunione del Comitato ordine pubblico e sicurezza. “Occorre anche dare una giusta interpretazione dei fenomeni – ha affermato – c’è una grande attenzione. Quello che non riusciamo a prevenire, viene in ogni caso al 100% assicurato alla giustizia”.
A Milano in arrivo 430 uomini in più forze dell’ordine
Sono in arrivo, a Milano “430 persone delle forze dell’ordine” ed è “ragionevole pensarli, per grado e preparazione, nei luoghi operativi”, ha detto Piantedosi che ha poi aggiunto: “Sono a Milano perché ho inteso dare un segnale di presenza qui per l’importanza dei temi della sicurezza dell’area della metropolitana e rispetto a quanto accaduto nell’area della stazione Centrale”.
-39% reati in zona stazione in primi mesi 2023
“I reati tipici sono furti, rapine, lesioni personali e violenze sessuali. Nei primi mesi di quest’anno, nella zona della stazione, il calo è del 39%, anche per i controlli ad alto impatto che erano stati predisposti”, ha detto Piantedosi sottolineando che i dati sono “confrontati con il 2019 “perché gli anni del Covid hanno creato un disallineamemro nel numero dei reati”. “Resta – ha affermato – il tema della percezione della sicurezza di cui ci facciamo carico”.
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