La Premier: "Soddisfatta del clima che c'è nel governo e nella maggioranza"

Sul palco allestito in piazza Roma, ad Ancona, sale per ultima, dopo gli interventi dei vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini. Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia d’altronde si sono riunite per lanciare la volata al candidato Daniele Silvetti alla carica di nuovo sindaco. Giorgia Meloni ci tiene particolarmente, anche perché le Marche sono governate da Francesco Acquaroli, uomo di fiducia della premier. E poi perché, ricorda prendendo la parola dopo essere annunciata sulla scena dal doppiatore e amico Pino Insegno, “questa incredibile avventura della mia vita inizia qui, qui infatti ho aperto la campagna elettorale per le elezioni politiche che ci hanno portato al governo di questa nazione”. Dove intende restare fino al termine della legislatura. “Riteniamo di avere di fronte un orizzonte di 5 anni quindi le somme si tirano alla fine – avvisa -. Sappiamo che ci saranno momenti difficili e momenti più facili, l’importante è guardare dritti all’obiettivo, con determinazione, umiltà, senza risparmiarsi”. Insomma, testa bassa e lavorare. Con un esecutivo, assicura la presidente del Consiglio, dove non si registra nessuna frizione. “Sono contenta, soddisfatta del clima che c’è nel governo e nella maggioranza, molto distante dalle ricostruzioni che leggo – spiega Meloni -. Sono fiera dei ministri, dei piccoli e grandi risultati raggiunti in questi mesi. Ricordo che all’ipotesi di un governo di centrodestra guidato dalla sottoscritta si paventavano tutte le possibili sciagure. Oggi i risultati dicono che qualcosa di buono è stato fatto in un contesto difficilissimo”.

Fuortes? Nessuna pressione dal nostro governo

Nessun problema, aggiunge Meloni, nemmeno sul dossier nomine o sul tema legato ai vertici della Rai. Sul nuovo comandante della Guardia di finanza, sottolinea, “ho letto molte ricostruzioni abbastanza curiose. Noi abbiamo ancora formalmente un comandante generale che attende, e quindi si procede con serenità quando i tempi lo dicono. Non posso dire che condivido o che sono realistiche le ricostruzioni su rotture all’interno del governo. È un tema che stiamo affrontando con enorme serenità”. E sulle ultime novità nell’azienda di viale Mazzini, ci tiene a rimarcare il fatto che “la scelta di Carlo Fuortes di dimettersi” da amministratore delegato della Rai “è una scelta sua, non è una scelta che gli ha imposto nessuno”. “Non mi risulta che abbia ricevuto delle pressioni – aggiunge -. Lui ha detto che ha dei problemi nel Cda, ma io faccio il capo del governo e non ho un consigliere di amministrazione, quindi se volete dare a me anche la responsabilità di questo temo che i conti non tornino. Se Fuortes lo dice probabilmente il clima nel Cda è cambiato ma non è oggetto di pressioni che sono state fatte dal governo”.

Migranti, sfida incredibile ma alla fine la spuntiamo noi

Dal palco marchigiano, la premier ricorda a tutti che “non ci sono i soldi, non si può fare tutto, affrontiamo una situazione difficile e bisogna fare delle scelte”, ma anche che i dati macroeconomici “dicono che oggi l’Italia è la nazione che cresce di più in Europa. I numeri non mentono e dicono che l’economia sta andando meglio del previsto”. Non così bene vanno invece i rapporti con la Francia dopo l’ennesimo scontro sul tema migranti causato dalle parole del ministro Darmanin. “Avevo parlato con Macron il giorno prima – rivela Meloni – poi se devo dire come la vedo, a me pare che sia più un tema di politica interna dei francesi, però consiglio prudenza sul fatto di utilizzare altri governi per regolare i conti della politica interna, perché è una cosa che normalmente per chi è al governo non si fa”. Sempre sull’immigrazione, infine, manda un messaggio all’Europa: “E’ una sfida incredibile. Noi sempre fortunatissimi…la peggiore congiuntura possibile e immaginabile, ma guardate che anche qui alla fine la spuntiamo noi. Io preferisco metterci più tempo, ma trovare una soluzione strutturale piuttosto che fare finta che sto risolvendo il problema perché mi spaventano i sondaggi”.

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