La presidente del Consiglio alle parti sociali: "Cdm il primo maggio non è mancanza di rispetto". Landini: "Continuano le iniziative di mobilitazione"

È terminato nella serata di domenica a Palazzo Chigi l’incontro tra governo e sindacati sul Dl lavoro, che sarà portato oggi, primo maggio, in Consiglio dei ministri

Meloni: “Confronto è molto importante”

Durante il vertice, a quanto si apprende, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha detto che il Cdm di domani “prenderà provvedimenti utili per il mondo del lavoro, che variamo in un giorno simbolico e sui quali riteniamo utile un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali. Non è un appuntamento una tantum ma un ulteriore segnale del fatto che il governo ritiene il confronto con le parti sociali molto importante, in un momento particolare in cui abbiamo tante sfide da affrontare per la nostra Nazione. D’altro canto vi sono anche buone notizie, per esempio il fatto che gli hedge fund hanno smesso di scommettere contro l’Italia. L’incontro di oggi quindi non è esaustivo rispetto al nostro dialogo, anche perché l’iter del provvedimento che approveremo domani sarà abbastanza lungo”. La premier ha poi aggiunto: “Quindi serve un dialogo serio, costruttivo, sia sul lavoro sia su tutte le materie che affronteremo: Pnrr, RepowerEU, correzioni su come spendere le risorse, politica salariale e conseguente lotta all’inflazione, riforme, che affronteremo nelle prossime settimane”.

Meloni: “Cdm il primo maggio non è mancanza di rispetto”

Non è una mancanza di rispetto un Cdm il primo maggio per tagliare il costo del lavoro. È un segnale e mi sarei aspettata un ‘bravi’. Era un modo per dire ‘ci siamo e ci siamo tutti’, una mano tesa, un tentativo di dialogare e di lavorare insieme, perché sul taglio del cuneo fiscale credo che siamo d’accordo”, ha detto Meloni, a quanto si apprende, sulle polemiche per il fatto che il consiglio dei ministri sia stato fissato per il primo maggio. 

Meloni: “Incentivo fino a 60% per chi assume Neet”

“Abbiamo voluto dare anche un altro segnale, per i giovani, attraverso un incentivo che vale fino al 60% della retribuzione riconosciuto al datore di lavoro che assume giovani che non sono occupati e non sono in un percorso di formazione, i cosiddetti ‘neet’“, ha annunciato Meloni, secondo quanto si apprende, nel corso dell’incontro. “Gli incentivi che prevediamo non sono genericamente all’assunzione, ma all’assunzione a tempo indeterminato“, ha detto tra l’altro la premier, aggiungendo che “c’è una situazione di grande vulnerabilità delle imprese, ma in alcuni ambiti c’è ancora una visione che divide il mondo tra privilegiati e sfruttati e che non considera che anche le imprese possono trovarsi in balia degli eventi. Quello che possiamo fare per rispondere a questo è dare incentivi per assumere a tempo indeterminato ed è quello che stiamo facendo“. 

Meloni: “Riforma Rdc per distinguere chi è in grado di lavorare”

È poi entrata nel merito del provvedimento, affermando che “la priorità del governo è alleggerire la pressione fiscale sul costo del lavoro. Abbiamo approvato il Def, che ha liberato risorse che abbiamo dedicato completamente al taglio del cuneo fiscale. Avevamo già dato un segnale con la legge di bilancio, mantenendo i due punti di taglio già decisi dal precedente governo per i salari sotto i 35.000 euro e aggiungendo un ulteriore punto. Nei provvedimenti di domani ci sono anche norme significative in tema di sicurezza sul lavoro, anche questo è un bel modo di celebrare il primo maggio. Arriviamo al 6% del taglio sotto i 35.000 euro e al 7% sotto i 25.000 euro, fino alla fine dell’anno”. In tema di Reddito di Cittadinanza, ha inoltre detto: “Procediamo alla riforma del Reddito di cittadinanza, per distinguere chi è in grado di lavorare da chi non lo è“.

Landini: “Su cuneo si va in giusta direzione ma misure temporanee”

“Di metodo noi abbiamo posto un tema che non siano convocati i sindacati di domenica sera il giorno prima del varo del decreto. E nel merito le cose che ci sono state dette questa sera sul cuneo contributivo, che il governo intende fare un provvedimento da giugno a dicembre che va nella direzione delle nostre richieste. Ma è un provvedimento temporaneo, che non ha prospettiva e dura qualche mese”. Sono le parole del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, all’uscita dall’incontro. “Non è un intervento strutturale, non dura nel tempo, e soprattutto manca un vero e proprio intervento di tassazione sui profitti e sugli extraprofitti“, ha aggiunto.

Landini: “Non condividiamo interventi su contratti a termine e Rdc”

Sui contratti a termine non condividiamo una serie di interventi che vanno nella direzione di liberalizzare ancora di più i contratti a termine quando c’è già troppa precarietà. E l’operazione fatta sul reddito di cittadinanza è un’operazione per fare cassa e fa una distinzione: quando si dice che vengono sostenuti quelli che hanno carichi familiari particolari si fa una distinzione, perché oggi si può essere poveri anche senza carichi familiari”, ha proseguito Landini entrando nel merito del decreto. “Rimangono tutte in campo le iniziative e le ragioni che ci hanno portato a indire le tre giornate di mobilitazione, il 6 a Bologna per le regioni del centro, il 13 a Milano per le regioni del nord e il 20 a Napoli per le regioni del sud, perche’ c’e’ bisogno di un cambiamento vero della politica di questo governo, a partire da una vera riforma fiscale e da un vero intervento sulla salute e la sicurezza”, ha precisato, prima di porre una nuova critica di metodo al governo: “Oggi abbiamo fatto una discussione a voce perché non ci è stato consegnato alcun testo. Non abbiamo visto nulla. Ci hanno detto solo dei 4 punti di taglio del cuneo fiscale da qui a fine anno: questo non è un metodo accettabile“.

Bombardieri: “Su sicurezza nessuna risposta e si continua a morire”

Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a quanto si apprende, durante l’incontro ha detto al governo: “Sono 4 mesi che con voi non si parla di lavoro. Sulla piattaforma unitaria sulla sicurezza non abbiamo avuto nessuna risposta e le persone continuano a morire. Anche su opzione donna, la ministra del lavoro aveva preso un impegno, ma ad oggi non ci sono risposte. Il problema salariale poi si affronta anche rinnovando i contratti e, ad esempio, si poteva pensare a una detassazione degli aumenti contrattuali. Ma su questo nulla è stato fatto”.

Bombardieri dopo l’incontro: “Non ci sono risposte su Rdc”

Non ci sono risposte chiare, almeno per noi, sul reddito di cittadinanza. Anche perché è difficile fare un confronto su temi delicati quando ti viene raccontato in 5 minuti il decreto. Abbiamo bisogno di avere un testo scritto. La presidente Meloni ha detto che comunque tiene a un confronto serio con i sindacati. Cosa dire? Lo abbiamo sentito anche sei mesi fa ma poi ci siamo visti dopo sei mesi…Verificheremo nei fatti, ma a parte il cuneo fiscale sul resto siamo molto distanti“, ha detto Bombardieri ai cronisti uscendo dall’incontro. 

Lavoratrice precaria: “Non ho avuto risposte”

Non ho avuto risposta, hanno annuito al racconto della mia vita, della mia esperienza da stagionale e stanno lì, le cose cambieranno. Non si sa quando, quindi può essere che io farò anche altri anni da stagionale, stiamo qui ad aspettare”. Lo ha detto Manuela, la lavoratrice precaria che si è recata con il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a Palazzo Chigi per l’incontro con il governo, all’uscita. E Bombardieri ha spiegato: quella della Uil al Dl lavoro “non è una bocciatura netta. Intanto ci sono le risorse sul cuneo fiscale e questa è una richiesta che avevamo fatto. Siamo preoccupati perché la risposta data si ferma a dicembre, è un intervento provvisorio. Le altre notizie non sono positive: non abbiamo avuto risposta sulla richiesta di aiutare il rinnovo dei contratti, sulla detassazione degli aumenti contrattuali; non abbiamo avuto risposte su una serie di temi che noi avevamo posto nei confronti fatti con il governo, intanto sul precariato. Per questo oggi abbiamo portato un’esperienza di vita reale”.

Sbarra: “Incontro importante, determina inversione di tendenza”

“Intanto aspettiamo di conoscere i testi ufficiali perché sono materie delicate e anche una virgola rischia di cambiare la natura di una misura o di un provvedimento. Sospendiamo il giudizio nell’attesa di leggere il testo ufficiale. L’incontro per noi è stato utile e importante perché sostanzialmente determina un’inversione di tendenza rispetto al deterioramento del dialogo sociale tra governo e sindacati di questi ultimi mesi. Il premier Meloni ha assicurato che vuole avviare un nuovo cammino di confronto sui grandi dossier aperti nel nostro Paese. Per noi la priorità è quella di contrastare l’inflazione, aumentare retribuzioni e pensioni attraverso una politica dei redditi che metta sotto controllo prezzi e tariffe, argini la speculazione, introduca un nuovo percorso di politica salariale, ci aiuti a rinnovare i contratti pubblici e privati”, ha detto il leader della Cisl, Luigi Sbarra, al termine dell’incontro. “Il governo ha confermato che tutto ciò che arriva dal Def, i 3,4 miliardi, vanno interamente a tagliare ulteriormente il cuneo contributivo. Abbiamo detto che questo intervento va rafforzato con ulteriori norme legislative e reso strutturale“, ha aggiunto. 

Durante il vertice Sbarra, si apprende, ha detto sul consiglio dei ministri organizzato per il primo maggio: “Se fate cose buone per le persone convocatevi anche a Natale, a Pasqua e a Ferragosto“.

Capone: “Importanti decisioni su cuneo fiscale”

“L’incontro è stato all’altezza delle aspettative. Ci sono state importanti decisioni per quello che riguarda la richiesta che i sindacati avevano fatto per il taglio del cuneo fiscale in maniera significativa. Ci sono altri provvedimenti che riguardano la riformza del Rdc, c’è un’attenzione sociale e c’è la novità di fare un intervento sui temi del lavoro proprio il 1° maggio”, ha detto il leader dell’Ugl Paolo Capone dopo il vertice. 

Bombardieri porta lavoratrice precaria a incontro con governo

Al vertice con l’esecutivo il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha portato una lavoratrice precaria. “È un incontro tardivo, andremo a sentire cosa ci dice il presidente del Consiglio. Abbiamo la sensazione però che il governo viva nel Metaverso, e quindi noi oggi abbiamo portato la vita reale: una ragazza, una precaria, visto che oggi si parla di precarietà, noi oggi faremo parlare lei”, ha spiegato il sindacalista ai cronisti. La lavoratrice si è poi presentata: “Mi chiamo Manuela, ho 36 anni, da sette anni sono precaria, sono tantissimi anni che continuo a non avere stabilità, a non potere programmare nulla della mia vita, non ho la possibilità di pianificare, di costruire una famiglia. Sono anni che vorrei avere dei figli ma questa mia instabilità non mi permette di fare nulla, vivo giorno per giorno e non so cosa mi aspetta domani”. 

“Questo decreto – ha dunque aggiunto Bombardieri – aumenta la precarietà, perché si passa da un anno a tre anni e fra l’altro con delle procedure particolari, perché si dà la possibilità di ratificare il cambio di causale anche ai sindacati di categoria che stanno sui posti di lavoro e anche ai consigli provinciali dei commercialisti e dei consulenti del lavoro, e la ministra era presidente nazionale dei consulenti del lavoro”.

A quanto si apprende il leader della Uil ha ceduto la parola alla lavoratrice anche durante il vertice con il governo. “Per noi – ha poi detto Bombardieri a Meloni – questa purtroppo è la vita reale: per noi i problemi primari sono la precarietà e la condizione dei salari nel nostro Paese”. La donna ha detto: “Sono molto spaventata perché non ho certezze. È umiliante sapere che non ho nulla, sono un numero che sta lì e aspetta”.

 

 

Consegnando ai giornalisti un volantino con alcuni vecchi tweet della presidente del Consiglio quando era all’opposizione, Bombardieri ha inoltre detto: “”Chiederemo alla presidente coerenza, e vi lascio qualche volantino con le dichiarazioni della presidente quando era all’opposizione. Diceva che serve un lavoro stabile per i giovani e i genitori precari, dichiarava che serviva trovare lavoro e garantire una futura pensione ai giovani, io ricordo che di opzione donna non se ne parla più. Diceva che bisognava attaccare le multinazionali, dell’extratassa sulle banche e sulle big pharma non ne abbiamo traccia”. E, sulla circostanza che il Cdm si tenga proprio il primo maggio, ha dichiarato: “Il governo per sei mesi non ha parlato di lavoro e ne parla il primo maggio, ed è chiaro che è un’operazione per controbilanciare il lavoro di Cgil, Cisl e Uil: volete scommettere che domani in contemporanea ci sarà la conferenza stampa del governo con i comizi dei tre segretari generali? A noi sembra che l’obiettivo sia questo”.

 

Landini non rilascia dichiarazioni

Non ha invece rilasciato dichiarazioni prima del suo ingresso a Palazzo Chigi Maurizio Landini, il segretario generale della Cgil. Si è limitato a esprimere nei confronti dei giornalisti “la mia solidarietà a chi lavora la domenica, come voi, e augurarvi buon lavoro”.

 

 

Capone (Ugl): “Convocazione inconsueta ma bene taglio del cuneo”

Da Paolo Capone, leader dell’Ugl, invece, anche parole positive sul decreto lavoro. Ha detto che quella di oggi a Palazzo Chigi è “una convocazione inconsueta, ma è un segnale di attenzione. Il taglio del cuneo fiscale va bene ma manca un intervento su opzione donna. Comunque, nel decreto lavoro ci sono fatti positivi, poi nel dettaglio vedremo”.

 

 

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