La premier a margine del Consiglio europeo ha replicato ad Anpi e opposizioni

È polemica dopo il messaggio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione del 79esimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. “Settantanove anni fa 335 italiani sono stati barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia dell’attacco partigiano di via Rasella. Una strage che ha segnato una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale: 335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani“. Queste le parole della premier che hanno innescato la polemica e la pronta risposta dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia. La presidente del Consiglio aveva parlato di “335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani”. “È opportuno precisare che, certo, erano italiani, ma furono scelti in base a una selezione che colpiva gli antifascisti, i resistenti”, ha sottolineato l’Anpi.  Meloni poi a margine del Consiglio europeo a Bruxelles ha aggiunto: “Li ho definiti italiani. Che vuol dire che gli antifascisti non sono italiani? Mi pare che sia onnicomprensivo storicamente”, ha precisato la premier. 

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