Il ministro delle Imprese ha detto di essere "disposto a riflettere, partendo dalla realtà" sul tema

Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, apre alla cosiddetta ‘settimana corta’, di quattro giorni di lavoro su sette. Sulla proposta il ministro ha detto di essere “disposto a riflettere, partendo dalla realtà“, in occasione dell’assemblea nazionale unitaria Fiom e Filctem Cgil ‘Il lavoro industriale al centro del futuro industriale del Paese’.

Urso ha poi aggiunto che “dipende dalle condizioni del Paese. Abbiamo punti di forza e di debolezza: c’è un’alta occupazione al Nord, mentre al Sud è molto bassa, soprattutto per le donne. Le grandi fabbriche sono al Nord, e solo le grandi fabbriche possono fare questo tipo di politiche”.

Cos’è la settimana corta

La settimana corta, che prevede quattro giornate di lavoro su sette, è stata sperimentata nel Regno Unito da 61 aziende “con interessanti risultati sia per le aziende che per i lavoratori”, ha dichiarato pochi giorni fa Roberto Benaglia, segretario generale dei metalmeccanici della Fim Cisl, auspicando anche in Italia un confronto tra le parti sociali nella stessa direzione. 

Chi ha introdotto la settimana corta

Tra le società che hanno già introdotto la settimana corta in Italia c’è Intesa Sanpaolo, che all’interno del suo nuovo modello organizzativo del lavoro ha previsto la settimana corta di 4 giorni da 9 ore lavorative a parità di retribuzione, su base volontaria e compatibilmente con le esigenze tecniche – organizzative e produttive della banca. 

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