L'esponente dem a LaPresse dopo l'intervista del 'New York Times' in cui Enrico Letta definisce Giorgia Meloni "brava e intelligente"

“Io penso che un congresso sia l’occasione per chiarire, precisare, definire una linea politica. Noi abbiamo espresso giudizi duri sui singoli provvedimenti del governo anche sulla politica economica. Mi pare utile per tutti che si condividano quei giudizi e si rapportino anche a chi guida il governo”. Lo ha dichiarato Andrea Orlando, ai microfoni di La Presse, rispondendo al segretario del Partito democratico Enrico Letta e all’intervista rilasciata al ‘New York Times’ in cui definiva Giorgia Meloni “brava e intelligente”. “Nessuna polemica, ma è necessario adottare un codice comunicativo comune per riuscire a fare una battaglia di opposizione in grado di incidere effettivamente”, ha aggiunto l’esponente dem. “Non si tratta di demonizzare, ma di segnalare, in questo momento, che la Destra delegittima l’opposizione. Noi diamo per scontato, forse troppo, la democratizzazione della Destra. La Destra, di per sé, al governo non è un pericolo, ma con alcuni atteggiamenti che continuano ad affiorare lo può diventare“, ha concluso Orlando.

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