Il fascicolo è stato aperto a seguito di un esposto presentato dal deputato Angelo Bonelli, dopo le dichiarazioni del deputato di FdI

La procura di Roma ha aperto un fascicolo dopo le dichiarazioni di ieri alla Camera del deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli. Il fascicolo è stato aperto a seguito di un esposto presentato dal deputato Angelo Bonelli nel quale si fa riferimento alle intercettazioni, oggetto di segreto, rese pubbliche dal deputato FdI nel suo intervento. 

 L’esponente del partito di Giorgia Meloni, ieri in aula alla Camera, ha attaccato il Pd per la visita di alcuni parlamentari al detenuto anarchico Cospito quando era detenuto a Sassari. Ora Cospito si trova nel carcere di Opera a Milano. A provocare però ulteriori discussioni sono stati i passaggi di Donzelli nei quali ha citato alcuni “documenti che sono presenti al Ministero della Giustizia”, che raccontano di un colloquio andato in scena, nel penitenziario di Sassari, il 28 dicembre scorso tra Cospito e Francesco Presta, “killer di rara freddezza, uno che ha messo in proprio una ‘ndrina”. Il boss della ‘ndrangheta, ha raccontato il deputato FdI citando i documenti che gli sarebbero stati forniti da Delmastro, avrebbe esortato l’anarchico ad andare avanti nella sua battaglia contro il 41 bis, con lo sciopero della fame, “sarebbe importante che la questione arrivasse a livello europeo e magari ci levassero l’ergastolo ostativo”, le parole di Presta riportate da Donzelli. Oggi alle 16 informativa del ministro della Giustizia Nordio alla Camera, alle 18 quella in Senato.

Nell’esposto si sottolinea che “sollecitato in aula più volte l’onorevole Donzelli, che ricopre il ruolo di vicepresidente del Copasir, affermava di essere venuto in possesso di queste dettagliate informazioni e del contenuto di queste conversazioni direttamente dal mistero della Giustizia, aggiungendo che ogni parlamentare se ne avesse fatto richiesta le avrebbe potute avere”. “Nella realtà queste informazioni sensibili che hanno carattere riservato non sono nella disponibilità dei parlamentari”, si legge nell’esposto presentato da Bonelli.

Delmastro: “A Donzelli informazioni su documenti non secretati”

Intanto Andrea Delmastro, il sottosegretario alla Giustizia che aveva fornito a Donzelli le informazioni riferite in aula, ha ribadito ai cronisti fuori da Montecitorio che esse provenivano da documenti non secretati. I dati erano contenuti, spiega, “in una informativa del Dap che riguardava le osservazioni in carcere, né intercettazioni né captazioni, tantomeno in inchieste. Ho semplicemente risposto a un deputato, e lo avrei fatto anche con l’opposizione, su documenti non secretati”. “Se mi avesse fatto le stesse domande Giachetti o qualunque deputato”, ha proseguito, “avrei risposto le stesse cose a lui, se avessi avuto un question time sarei stato tenuto a dirle anche in maniera più articolata. Perché l’alternativa era dire ‘no, non ci sono emergenze’, e avrei mentito. L’altra alternativa era dire ‘non so’, e avrei omesso. Io non mento e non ometto, e quindi rispondo“.

 

 

Dalla relazione che il ministro della Giustizia Carlo Nordio terrà oggi in Parlamento, dunque, secondo Delmastro emergerà la “verità incontrovertibile” che i documenti non erano coperti da segreto: “i documenti secretati hanno quattro tipi di classificazione, e in quel documento non c’è nessun tipo di classificazione”.

Poi sull’apertura del fascicolo sul caso in Procura, Delmastro ha detto: “La Procura di Roma ha aperto un fascicolo? Certo, qualcuno è andato in Procura dicendo che erano intercettazioni, captazioni ambientali. E allora per forza poi è costretta. Immagino che mi sentirà, credo e spero, e dirò che non sono intercettazioni e captazioni ambientali e si chiuderà il fascicolo“.

Il sottosegretario ha poi precisato che né lui né Donzelli stanno pensando alle dimissioni. “Oggi c’è stata un’ulteriore alzata di livello da parte delle anime belle del terrorismo. Hanno detto che moriranno quelli che non cedono sul 41 bis. Secondo voi, il giorno che sono minacciato di morte dai terroristi posso anche solo pensare di dimettermi?“, ha detto. Per poi proseguire: “È inopportuno che resti sottosegretario con delega sul Dap? E perché? L’opposizione vuole che il sottosegretario, se ha un documento non secretato, dica ‘non vi dico niente’? Se vogliono quello… Si chiama democrazia, trasparenza, leale rapporto istituzionale”.

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