Messina Denaro, Nordio: “Intercettazioni indispensabili contro mafia”

Messina Denaro, Nordio: “Intercettazioni indispensabili contro mafia”
Carlo Nordio illustra alla commissione giustizia della Camera dei Deputati le linee programmatiche del suo ministero

Il ministro della Giustizia commenta le parole di ieri del procuratore capo di Parlermo sul ruolo delle intercettazioni nell’arresto di Matteo Messina Denaro

Si parla ancora dell’arresto di Matteo Messina Denaro. Dopo la conferenza stampa della forze dell’ordine, nelle quali è stato dichiarato che le intercettazioni sono state fondamentali per l’arresto, interviene il governo. “Le intercettazioni sono assolutamente indispensabili nella lotta contro la mafia e il terrorismo. Sono fondamentali per la ricerca della prova e per comprendere i movimenti di persone pericolose. Però bisogna cambiare radicalmente l’abuso che se ne fa per i reati minori con conseguente diffusione sulla stampa di segreti individuali e intimi che non hanno niente a che fare con le indagini”. Lo ha detto Carlo Nordio, ministro della Giustizia in diretta su Radio 24. 

 

“Un minimo senso di umanità e di eticità e di senso cristiano oltre a quello che insegna la Costituzione impone di curare le persone quando sono ammalate. Siamo in grado di garantire la detenzione e il diritto alla salute. Le strutture italiane riescono a garantire una assistenza sanitaria di primo livello”, ha detto ancora Nordio sull’arresto di Messina Denaro. “Esistono dei luoghi compatibili con la detenzione e la garanzia dell’assistenza sanitaria non sono molti ma possiamo assolutamente garantire che coesisteranno il diritto alla salute e il diritto alla sicurezza per la detenzione di un pericoloso latitante, assicurato alla giustizia dopo 30 anni”, ha concluso Nordio. 

Mulé: “Mai messe in discussione contro mafia”

Anche altri esponenti della maggioranza confermano. “Nessuno ha mai messo in discussione le intercettazioni per i reati di mafia e terrorismo. Si vorrebbe mettere un cancello alla diffusione delle intercettazioni legate a procedimenti diversi, e quindi ad una sorta di protezione della privacy del cittadino, per evitare che intercettazioni penalmente irrilevanti, o che sono estranee all’argomento dell’indagine, finiscano sui giornali. Questo è uno degli elementi su cui si discute. Ma di mafia non si è mai discusso”, dice il parlamentare di Forza Italia, Giorgio Mulè ad Agorà RaiTre, sulla riforma delle intercettazioni.

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