Il leader del M5s dopo l'incontro al Qurinale con il Capo dello Stato: "Un'opposizione unitaria non è all'orizzonte"

Sono cominciate questa mattina le consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in vista della formazione del nuovo Governo. La delegazione del M5S giunta al Colle era composta dal leader Giuseppe Conte e dai capigruppo di Camera e Senato Francesco Silvestri e Barbara Floridia.

“Sconcerto per scontri in c.destra”

“Abbiamo manifestato al presidente Mattarella il nostro sconcerto con cui abbiamo assistito alle divisioni e ai contrasti tra le forze di centrodestra che si accingono a formare il governo. Siamo di fronte a uno scontro che si comporrà al momento di formare il nuovo esecutivo ma le forze di maggioranza devono essere consapevoli che il Paese non può attendere e bisogna dare risposte alle esigenze dei cittadini“. Così il leader M5S Giuseppe Conte, dopo l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’ambito delle consultazioni per la formazione del nuovo Governo al Quirinale. “Ci ha colpito fortemente, e per noi pone un serio problema, la ricostruzione integrale del ragionamento articolato di Silvio Berlusconi che è inaccettabile. Non è inaccettabile e in alcuni passaggi è in contrasto con le più elementari norme di diritto internazionale. Abbiamo espresso forte perplessità che il dicastero della Farnesina così centrale possa essere affidata a FI il cui presidente ha articolato questo ragionamento“.  

“Un’opposizione unitaria non è all’orizzonte”

“Un’opposizione unitaria non è nell’ordine delle cose e non è all’orizzonte” ha aggiunto Conte. C’è la possibilità che il Movimento 5 Stelle voti alcuni provvedimenti del futuro governo? “Non è più il momento di una posizione associativa, noi faremo opposizione“.

“Non più necessario invio armi da Italia a Ucraina”

Il Movimento 5Stelle voterà il nuovo decreto armi? “Noi riteniamo che non sia più necessario che l’Italia invii le armi all’Ucraina. Riteniamo che questo esecutivo si possa fare interprete di una svolta per un cessate il fuoco e la soluzione diplomatica del conflitto. Abbiamo esposto le nostre preoccupazioni per il conflitto russo ucraino, nessuno pone in discussione la ferma condanna all’aggressione militare russa e il sostegno alla popolazione di Kiev ma in oltre 200 giorni questa strategia ha tracciato un percorso lastricato da una esclation militare che ci sta esponendo a rischio atomico e galoppante recessione economica, dobbiamo tracciare un solco nella strada della pace”.

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