Così il leader della Lista Referendum e Democrazia
“Il Governo dice che è troppo tardi e se il giudice riconoscesse le firme digitali e ammettesse la lista Referendum Democrazia con Marco Cappato alle elezioni, bisognerebbe spostare il termine delle elezioni. Il giudice deve giudicare se, come noi riteniamo, è diverso il riconoscimento delle firme digitali e poi sarà il Governo a dover riorganizzare il calendario elettorale”. Lo ha detto Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni e leader della Lista Referendum e Democrazia, a margine di una conferenza stampa convocata per commentare la decisione del Governo di costituirsi parte civile contro l’ammissione della lista che era stata esclusa dalle elezioni per il mancato riconoscimento delle firme digitali. “La responsabilità – prosegue Cappato – di questo ritardo è tutta del Governo perché è da 5 anni che il Parlamento gli aveva dato mandato per realizzare il riconoscimento della firma digitale. Noi è da quando sono state sciolte le camere, il 25 luglio, che chiediamo alla ministra dell’Interno e al presidente del Consiglio di riconoscere la firma digitale. Dire oggi al giudice che non si può ammettere la lista perché si dovrebbero far slittare le elezioni equivale ad un ricatto nei confronti del giudice, del quale è responsabile il governo stesso”.
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