Il segretario del Pd commenta le indiscrezioni pubblicate da 'La Stampa' sui rapporti tra il Carroccio e il Cremlino: "Salvini non smentisce nulla, vogliamo la verità". Per i leghisti la sinistra si aggrappa a squallide fake news

L’ambasciata russa a Roma avrebbe chiesto ad emissari del leader della Lega, Matteo Salvini, se i suoi ministri fossero “intenzionati a rassegnare le dimissioni dal governo Draghi”. È quanto raccontato in un retroscena pubblicato da ‘La Stampa’ che cita documenti di intelligence che il giornale ha potuto visionare. Il fatto sarebbe avvenuto alla fine di maggio. Secondo quanto riportato dal quotidiano torinese il contatto sarebbe avvenuto fra Oleg Kostyukov, importante funzionario dell’ambasciata russa, e Antonio Capuano, ex deputato campano di Forza Italia. “Il diplomatico, facendo trasparire il possibile interesse russo a destabilizzare gli equilibri del Governo italiano con questa operazione, avrebbe chiesto se i ministri della Lega fossero intenzionati a rassegnare le dimissioni dal Governo”, il virgolettato riportato da La Stampa.

Le parole di Letta

Direzione nazionale del Partito Democratico
Il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha chiesto a Giorgia Meloni “se condivide di stare accanto a un partito che, secondo le rivelazioni, avrebbe tramato per gli interessi della Russia” (foto LaPresse)

“Vogliamo una campagna elettorale senza influenze esterne e chiediamo al governo Draghi e all’intelligence di garantirla perché stanno uscendo notizie su chi ha tramato con la Russia di Putin”. Così il segretario del Pd, Enrico Letta, a margine dell’assemblea di Coldiretti. “Noi vogliamo che la campagna elettorale sia libera dalla presenza russa e che nessuna forza politica agisca sotto l’influenza di una potenza con cui non possiamo avere buoni rapporti e che sta dall’altra parte rispetto a noi”, ha aggiunto Letta, soffermandosi anche sulle nuove indiscrezioni di stampa sui rapporti tra la Lega e il governo russo: “Le rilevazioni di oggi sui legami tra Salvini e la Russia di Putin sono inquietanti, la campagna elettorale inizia nel modo peggiore, con una grandissima macchia su questa vicenda. Vogliamo sapere se è stato Putin a far cadere il governo Draghi”. 

Il segretario del Pd ha preannunciato interrogazioni parlamentari sulla vicenda e dichiarato che il caso sarà portato all’attenzione del Copasir: “Se così fosse sarebbe una cosa di una gravità senza fine”. Si è rivolto anche a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e possibile candidata premier per la coalizione di centrodestra, chiedendole “se condivide di stare accanto a un partito che, secondo le rivelazioni, avrebbe tramato per gli interessi della Russia”. 

Il leader dem ha commentato l’accordo elettorale raggiunto dal centrodestra secondo cui il partito che raccoglie più voti indicherà il premier. “La loro decisione è stata semplice ed è arrivata presto, anche perché Salvini e Berlusconi si sono arresi a Meloni”. E con riferimento al centrosinistra ha detto: “La nostra discussione è tra chi vuole fare le scelte migliori nei tempi giusti”, aggiungendo che “Il nostro partito è un partito che ha riscoperto la parola prossimità, la voglia di stare sui territori”. 

Franco Gabrielli
Franco Gabrielli è stato nominato Capo della polizia e direttore generale della pubblica sicurezza il 29 aprile 2016 (Foto LaPresse)

Le parole di Gabrielli

“Le indiscrezioni apparse sul quotidiano La Stampa, in merito all’attribuzione all’Intelligence nazionale di asserite interlocuzioni tra l’Avvocato Capuano e rappresentanti dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, per far cadere il Governo Draghi, sono prive di ogni fondamento come già riferito al Copasir, in occasione di analoghi articoli apparsi nei mesi scorsi”. Lo riferisce in una nota il sottosegretario Franco Gabrielli, autorità delegata alla sicurezza della Repubblica. 

Il Copasir

“Ha già chiarito il sottosegretario Gabrielli con una dichiarazione che non lascia adito a dubbi. Il Comitato si è occupato di questa vicenda in tempi non sospetti ottenendo informazioni e rassicurazioni dall’autorità di governo e dall’intelligence. Credo che la dichiarazione di Gabrielli sia sufficiente a evitare che il Copasir sia usato per campagne elettorali. Noi siamo un’istituzione e dobbiamo garantire anche questo”. Lo ha detto il presidente del Copasir, Adolfo Urso, arrivando alla direzione di FdI, in merito ai presunti rapporti tra Russia e Lega. 

Milano, Matteo Salvini in visita al Salone del Mobile
Il leader della Lega, Matteo Salvini (LaPresse)

La nota della Lega

“Il governo è caduto per la scelta del Movimento 5 stelle e non per fantomatici motivi privi di qualsiasi fondamento. Ringraziamo il sottosegretario Gabrielli che con le sue parole ha messo a tacere l’odio, gli insulti e le falsità di Letta, Di Maio e di tutta la sinistra che in mancanza di argomenti concreti si aggrappa a squallide fake news“. Così i capigruppo di Camera e Senato della Lega, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. 

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