Il Senato chiamato a esprimersi sulla stringata risoluzione Casini: "Udite le comunicazioni del presidente del Consiglio il Senato approva". Maria Stella Gelmini in dissenso lascia Forza Italia. Letta: "Giorno triste per il Paese"

Il governo Draghi ottiene la fiducia in Senato, nel giorno decisivo per le sorti del governo dopo la crisi aperta dal Movimento 5 Stelle. Il presidente del Consiglio è intervenuto a Palazzo Madama stamattina chiedendo il rinnovo del “patto di fiducia”. Poi in serata la chiama per il voto di fiducia sulla risoluzione proposta da Casini. La fiducia passa con 95 sì e 38 no: i senatori pentastellati si dichiarano “presenti non votanti” per non far mancare il numero legale, quelli di Lega e Forza Italia non partecipano al voto. Numeri comunque bassi e dopo il dibattito di domattina alla Camera, Draghi salirà al Colle da Mattarella

IN AGGIORNAMENTO

Conte: “Siamo stati messi alla porta, da Draghi atteggiamento sprezzante”

“Quello che abbiamo visto da parte del premier Draghi sono state non solo indicazioni generiche su alcune misure, ma anche un atteggiamento sprezzante, ci dispiace abbiamo ricevuto anche degli insulti”. Queste le parole del leader del M5S Giuseppe Conte che poi aggiunge: “Siamo diventati il bersaglio di un attacco politico, siamo stai messi alla porta, non c’erano le condizioni perché potessimo continuare con leale collaborazione”.

Salvini: “Draghi vittima di Pd e 5stelle”

“Draghi e l’Italia sono state vittime, da giorni, della follia dei 5Stelle e dei giochini di potere del Pd”. Lo ha detto Matteo Salvini, aprendo la riunione con i parlamentari della Lega alla Camera. “L’intero centrodestra era disponibile a proseguire senza i grillini, con Draghi a Palazzo Chigi e con un governo nuovo e più forte. Il Pd ha fatto saltare tutto” ha spiegato Salvini. Che ha aggiunto: “Speriamo che questo sia l’ultimo Parlamento dove centinaia di persone cambiano casacca e poltrona”.

Letta: “Italiani guardano sgomenti alle loro istituzioni”

“È evidente che si è interrotto un percorso di fiducia. Credo che soprattutto oggi gli italiani guardino sgomenti alle loro istituzioni, al Parlamento e alle forze politiche che hanno deciso di anteporre loro interessi e cominciare la campagna elettorale”. Lo ha detto al Tg1 il segretario del Pd Enrico Letta in relazione alla crisi di governo

Gentiloni: “Irresponsabili contro Draghi, tempesta perfetta”

“#24luglio. Il balletto degli irresponsabili contro Draghi può provocare una tempesta perfetta. Ora è il tempo di voler bene all’Italia: ci aspettano mesi difficili ma siamo un grande Paese”. Così il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, in un tweet ha commentato la crisi di governo italiana.

Meloni: “Storia ci ha dato ragione, funziona solo maggioranza coesa”

“Dopo un anno, si è visto chi capisce le dinamiche della nostra democrazia. Questo Parlamento, a guida Cinquestelle, finché non lo cambi, non ti risolve i problemi. Qual è la cosa difficile da capire? Avevamo ragione o torto? Ci sono stati tre governi diversi con maggioranza diversa: ce n’è uno che ha funzionato, no? Gli unici governi che funzionano sono quelli che hanno una maggioranza coesa con una visione condivisa. Questo è quello che abbiamo sempre rivendicato e purtroppo la storia ci ha dato ragione”. Così la presidente di FdI, Giorgia Meloni, a margine di ‘Piazza Italia’ a Roma.

Maria Stella Gelmini lascia Forza Italia: “Ha girato spalle a italiani”

Mariastella Gelmini comunica l’addio a Forza Italia, la quale con la scelta di non votare la fiducia al governo Draghi – motiva lo stesso ministro per gli Affari regionali – “ha voltato le spalle agli italiani”. La decisione di lasciare il partito è annunciata in una nota: “Ho ascoltato gli interventi in Aula della Lega e di Forza Italia, apprendendo la volontà di non votare la fiducia al governo (esattamente quello che ha fatto il Movimento 5 Stelle giovedì scorso). In un momento drammatico per la vita del Paese, mentre nel cuore dell’Europa infuria la guerra e nel pieno vortice di una crisi senza precedenti – afferma Gelmini -, una forza politica europeista, atlantista, liberale e popolare oggi avrebbe scelto di stare, senza se e senza ma, dalla parte di Mario Draghi. Forza Italia ha invece definitivamente voltato le spalle agli italiani, alle famiglie, alle imprese, ai ceti produttivi e alla sua storia, e ha ceduto lo scettro a Matteo Salvini”.

Castellone (M5S): “Non partecipiamo al voto. Esecutivo non si schiera contro una forza politica”

“Non partecipiamo al voto di questa risoluzione”. Così la capogruppo al Senato del M5S, Mariolina Castellone, nella dichiarazione di voto sulla fiducia al governo Draghi. “Un governo di alto profilo non dovrebbe schierarsi nettamente contro una forza politica come invece è stato fatto”, ha detto in precedenza. 

Candiani (Lega): “Messi nella condizione di non partecipare al voto”

“Siamo stati messi nella condizione di non partecipare al voto”. Lo ha detto in Aula al Senato il senatore leghista Candiani in merito alla risoluzione Casini sulla fiducia al governo.

Bernini: “Forza Italia non parteciperà al voto di fiducia”

Forza Italia non parteciperà al voto di fiducia al governo sulla mozione di Pierferdinando Casini. Lo ha detto in aula la presidente dei senatori azzurri Anna Maria Bernini. 

Salvini: “Risoluzione Casini? Certo che non la votiamo”

“La risoluzione di Casini? Certo che non la votiamo”. Così il leader della Lega Matteo Salvini intercettato dai cronisti in buvette al Senato. 

Renzi: “Avanti con Draghi o a casa, finisce teatrino”

“Noi voteremo la fiducia, ma in ogni caso oggi finisce il teatrino. Noi presidente le diciamo grazie, per la campagna di vaccinazioni, per il Pnrr, per il treno per Kiev. Oggi questo Governo va avanti con Draghi o si va a casa”. Così il leader di Iv Matteo Renzi intervenendo nell’aula del Senato per la dichiarazione di voto sulla fiducia posta dal Governo dopo le comunicazioni del premier Mario Draghi.

Dopo dichiarazioni al Senato voto solo su risoluzione Casini

Sono in corso le dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia posta dal premier Mario Draghi sull’approvazione della proposta di risoluzione del senatore Pier Ferdinando Casini. Al termine verrà votata solo questa risoluzione.

Superbonus, Draghi: “Problema cessioni crediti, togliere imprese da pasticci”

“Sul superbonus, sapete cosa ho sempre pensato sul superbonus: il problema non è il superbonus ma il meccanismo di cessione dei crediti disegnato da chi li ha disegnati senza discrimine o discernimento, è lui o lei o loro il colpevole della situazione in cui si trovano migliaia di imprese che stanno aspettando i crediti. Ora bisogna riparare al malfatto, bisogna tirare fuori dai pasticci migliaia di imprese che si trovano in difficoltà”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo intervento di replica a palazzo Madama dopo gli interventi dei senatori.

Draghi: “Rispetto la democrazia parlamentare, nessuna richiesta di pieni poteri”

“Ringrazio chi ha sostenuto il governo. La democrazia è parlamentare e io lo rispetto e mi ci ricononsco”, ha detto Mario Draghi rispondendo ai senatori Casini, Santanchè, Licheri. “Niente richiesta di pieni poteri”, ha chiarito il presidente del Consiglio che poi ha chiesto di porre la fiducia sulla risoluzione del senatore Pieferdinando Casini. 

Faraone (Iv): “Noi avanti con Draghi con qualunque squadra”

“La nostra posizione è chiara: avanti con Draghi. Scelga il premier con quale squadra di governo, noi siamo con lui, a prescindere”. Così su Twitter il capogruppo di Italia Viva al Senato, Davide Faraone.

Tajani (FI) : “Pronti a nuovo patto con Mario Draghi ma senza M5S”

“Pronti a nuovo patto con Mario Draghi ma senza M5S. Il nostro obiettivo è risolvere i problemi degli italiani con un governo serio e stabile. Con questo governo ci saranno altre instabilità e il paese non se lo può permettere”, ha detto il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani prima della replica in aula del premier. 

Fonti: centrodestra di governo voterà solo sua risoluzione

 I senatori del centrodestra di governo voteranno soltanto la propria risoluzione, che chiede un “patto” per un nuovo governo, profondamente rinnovato, guidato ancora da Mario Draghi e senza il Movimento 5 Stelle. Lo riferiscono fonti della coalizione di governo. 

Berlusconi sente Mattarella e Draghi

 Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, secondo quanto si apprende, ha sentito al telefono sia il capo dello Stato, Sergio Mattarella, che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, informandoli delle decisioni che erano state prese dal centrodestra di governo. 

Licheri (M5S) a Draghi, “Ci chiediamo se capace di garantire maggioranza con Fi-Lega”

“Lei sarà veramente capace di essere garante di questa maggioranza di unità nazionale sentendo le parole di capogruppo di Lega e Fi”. Così il senatore del M5S, Ettore Licheri, durante la discussione sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi a Palazzo Madama, rivolgendosi al premier. “Come possiamo mettere insieme un governo di unità nazionale che deve affrontare delle sfide terribili’”, ha aggiunto Licheri.

Lega-FI: “Sì a nuovo esecutivo Draghi senza M5s e profondamente rinnovato”

“Come ha correttamente sottolineato il presidente Mario Draghi nel corso del suo intervento, la decisione del Movimento 5 stelle ha rotto il ‘patto di fiducia’ che era alla base del governo di unità nazionale, che pure ha affrontato – con successo ed ha avviato con il nostro leale contributo – gravi emergenze e avviato un lavoro prezioso sul Pnrr. Il centrodestra di governo è disponibile a un ‘nuovo patto’ di governo e continuerà a dare il suo contributo per risolvere i problemi dell’Italia soltanto con un nuovo governo, guidato ancora da Mario Draghi, senza il Movimento 5 Stelle e profondamente rinnovato”. E’ quanto si legge in una nota del centrodestra di governo ancora riunito a Villa Grande.

Gasparri (Forza Italia): “Nuovo patto fiducia vuol dire discontinuità”

“È finito un patto di fiducia, lo ha detto lei. Noi siamo i più seri e responsabili di tutti, lo dico al governo, all’Aula e all’opinione pubblica. Ha parlato di un nuovo patto di fiducia. Non è più quello di prima e, se qualcuno si è chiamato fuori, non è che qualcuno di noi vuole il posto di qualcuno che è seduto lì. Non abbiamo esigenze di posti, ma un nuovo patto di fiducia vuol dire discontinuità. I ministri che non votano la fiducia a se stessi dovrebbero prendere le carte”. Lo ha detto il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, intervenendo a Palazzo Madama dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi. “Noi per affrontare l’emergenza ci stiamo, non per fare le pagliacciate”, ha sottolineato.

Crisi governo: Lega e Forza Italia depositano risoluzione

Lega e Forza Italia hanno depositato una risoluzione sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, da votare in Senato. “L’ho depositata e firmata io”, ha detto a LaPresse Roberto Calderoli.

Romeo (Lega): “Ora serve discontinuità, scelta spetta a Draghi”

“C’è più di una via d’uscita da questa crisi ma naturalmente ci deve essere una grande forza di discontinuità che solo la sua autorevolezza può dare. A questo punto presidente la scelta spetta a lei”. Così il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, ha chiuso il suo intervento in Aula dopo le comunicazioni del premier Mario Draghi.

Al via vertice c.destra, con Salvini anche Giorgetti

 E’ in corso a Villa Grande il vertice del centrodestra di governo. Presenti, per la Lega, oltre a Matteo Salvini anche Giancarlo Giorgetti e Riccardo Molinari. Lo rende noto il Carroccio.

Gelo senatori M5S, discorso attendista senza sorprese

Il discorso del premier Mario Draghi al Senato viene accolto con freddezza dai senatori del Movimento 5 Stelle. “Un discorso senza sorprese, con sfumature autoritarie preoccupanti”, lo definisce a LaPresse la senatrice Alessandra Maiorino, mentre il collega Cristiano Anastasi parla di “un discorso attendista che lascia aperte tutte le opzioni. Ha deciso di non decidere e far scegliere alle forze politiche con le quali, probabilmente, sta interloquendo”. Diversi i senatori che parlano di “un intervento generico”, che “non dà risposte precise alle nostre richieste”.

Piazza Affari gira in negativo, Ftse Mib -0,21%

Piazza Affari, dopo un rialzo immediatamente successivo alle parole del premier Mario Draghi al Senato, gira nuovamente in negativo, col Ftse Mib che ora cede lo 0,21% a 21,650 punti.

Renzi: “Come finirà? Dipende molto da Salvini e Conte”

 “Penso che Draghi abbia fatto il discorso che doveva fare, non aveva alternativa e ha detto con chiarezza i punti su cui vuole la fiducia, ha detto di non volere una fiducia di facciata altrimenti si va a casa. Penso che questo sia l’unico atteggiamento di serietà possibile da parte del premier e anche da parte della maggioranza che lo sostiene. Io non avrei apprezzato un Draghi che si metteva a fare il suk in Parlamento”. Così il leader di Iv Matteo Renzi al Tg1. “Adesso vedremo cosa faranno Conte e Salvini, vedremo chi vuole portare il paese a votare e chi invece continuare. Un pronostico? 1X2 perché non abbiamo a che fare con persone che hanno un approccio politico tradizionale, spesso fanno cose senza senso specialmente in questo periodo, ricordiamo il Papeete nel 2019 e l’apertura della crisi assurda sul termovalorizzatore di Roma la settimana scorsa. Io voterà convinto per la fiducia perché sono dalla parte di Draghi e penso che la stragrande maggioranza degli italiani non voglia oggi la conclusione della legislatura in questo modo perché poi le conseguenze le paga la gente, però dipende molto da Salvini e Conte. Se Lega e M5S non votano la fiducia si va ad elezioni”, conclude Renzi.

Crisi governo: al Senato riunione Lega con Salvini

E’ in corso una riunione della Lega convocata da Matteo Salvini a Palazzo Madama: presenti parlamentari, ministri e sottosegretari. “Continua l’ascolto e l’approfondimento di Matteo Salvini”, spiegano fonti della Lega sottolineando che “anche nelle ultime ore” il segretario “ha avuto colloqui con amministratori locali, imprenditori, rappresentanti di categorie professionali e sindacali”. “Il collegamento con Silvio Berlusconi è costante – aggiungono le stesse fonti -. In questi minuti, Salvini sta raccogliendo i pareri della Lega dopo l’intervento del presidente Draghi”.

Btp-Bund scende a 200 punti base dopo discorso Draghi

Lo spread tra Btp e Bund viaggia in calo a 200 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,18%. In attesa delle parole del premier Mario Draghi in Senato stamane era arrivato a 204 punti base.

Milano viaggia a +0,45% subito dopo fine intervento Draghi

Piazza Affari viaggia in guadagno dello 0,45%, a 21.797 punti, pochi secondi dopo la fine dell’intervento del premier Mario Draghi in Senato, a 21.794 punti. La Borsa di Milano aveva girato in negativo poco prima del discorso in Senato di Mario Draghi (Ftse Mib -0,31%), per poi recuperare col Ftse Mib a +0,65% mentre il presidente del Consiglio interveniva in aula.

Letta: “Dopo parole Draghi ancora più convinti di rinnovare fiducia”

“Se eravamo già in questi giorni convinti di rinnovare la fiducia al governo Draghi siamo ancora più convinti di farlo dopo averlo ascoltato”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta, al termine della comunicazioni del premier Mario Draghi al Senato.

M5S e Lega non applaudono al termine discorso Draghi

 I senatori di M5S e Lega non hanno applaudito al termine del discorso tenuto dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, a Palazzo Madama.

Standing ovation dell’aula del Senato dopo le parole di Draghi

Draghi ai partiti: “Siete pronti a ricostruire patto?”

 “Serve un nuovo patto di fiducia, sincero e concreto, come quello che ci ha permesso finora di cambiare in meglio il Paese. I partiti e voi parlamentari – siete pronti a ricostruire questo patto? Siete pronti a confermare quello sforzo che avete compiuto nei primi mesi, e che poi si è affievolito? Siamo qui, in quest’aula, oggi, a questo punto della discussione, perché e solo perché gli italiani lo hanno chiesto. Questa risposta a queste domande non la dovete dare a me, ma la dovete dare a tutti gli italiani”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni al Senato per la fiducia al governo. 

Draghi: “Non serve una fiducia di facciata”

“Tutto questo richiede un Governo che sia davvero forte e coeso e un Parlamento che lo accompagni con convinzione, nel reciproco rispetto dei ruoli. All’Italia non serve una fiducia di facciata, che svanisca davanti ai provvedimenti scomodi”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso delle sue comunicazioni nell’aula del Senato.

Ucraina, Draghi: “Armi unico modo per difendersi, Zelensky me lo ha ribadito”

 “Dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina in ogni modo, come questo Parlamento ha impegnato il Governo a fare con una risoluzione parlamentare. Come mi ha ripetuto ieri al telefono il Presidente Zelensky, armare l’Ucraina è il solo modo per permettere agli ucraini di difendersi”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso delle sue comunicazioni nell’aula del Senato.

 Draghi: “Tentativi indebolire sostegno a Kiev e pressing per scostamento”

 “In politica estera, abbiamo assistito a tentativi di indebolire il sostegno del Governo verso l’Ucraina, di fiaccare la nostra opposizione al disegno del Presidente Putin. Le richieste di ulteriore indebitamento si sono fatte più forti proprio quando maggiore era il bisogno di attenzione alla sostenibilità del debito”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso delle sue comunicazioni nell’aula del Senato.

Pensioni, Draghi: “Serve riforma sostenibile”

“C’è bisogno di una riforma delle pensioni che garantisca meccanismi di flessibilità in uscita in un impianto sostenibile, ancorato al sistema contributivo”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso delle sue comunicazioni nell’aula del Senato.

Draghi: “Completare rigassifigatore Piombino entro primavera”

“Dobbiamo ultimare l’istallazione del rigassificatore di Piombino entro la prossima primavera. È una questione di sicurezza nazionale”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso delle sue comunicazioni nell’aula del Senato.

Energia, Draghi: “Accelerare su impianti”

 “Dobbiamo accelerare l’istallazione dei rigassificatori – a Piombino e a Ravenna. Non è possibile affermare di volere la sicurezza energetica degli italiani e poi, allo stesso tempo, protestare contro queste infrastrutture. Si tratta di impianti sicuri, essenziali per il nostro fabbisogno energetico, per la tenuta del nostro tessuto produttivo”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso delle sue comunicazioni nell’aula del Senato.

Salario minimo, Draghi: “Muoversi in direzione direttiva Ue”

“A livello europeo è in via di approvazione definitiva una direttiva sul salario minimo, ed è in questa direzione che dobbiamo muoverci, insieme alle parti sociali, assicurando livelli salariali dignitosi alle fasce di lavoratori più in sofferenza”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso delle sue comunicazioni nell’aula del Senato.

Draghi: “Reddito cittadinanza importante contro povertà, ma può essere migliorato”

 “Il reddito di cittadinanza è una misura importante per ridurre la povertà, ma può essere migliorato per favorire chi ha più bisogno e ridurre gli effetti negativi sul mercato del lavoro”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso delle sue comunicazioni nell’aula del Senato.

Draghi: “Provvedimento corposo entro i primi giorni di agosto”

 “Quest’anno, l’andamento della finanza pubblica è migliore delle attese e ci permette di intervenire, come abbiamo fatto finora, senza nuovi scostamenti di bilancio.

Bisogna adottare entro i primi giorni di agosto un provvedimento corposo per attenuare l’impatto su cittadini e imprese dell’aumento dei costi dell’energia, e poi per rafforzare il potere d’acquisto, soprattutto delle fasce più deboli della popolazione”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso delle sue comunicazioni nell’aula del Senato.

Giustizia, Draghi: “Serve ok in tempi rapidi”

 “Per quanto riguarda la giustizia, abbiamo approvato la riforma del processo penale, del processo civile e delle procedure fallimentari e portato in Parlamento la riforma della giustizia tributaria. Queste riforme sono essenziali per avere processi giusti e rapidi, come ci chiedono gli italiani. È una questione di libertà, democrazia, prosperità. Le scadenze segnate dal PNRR sono molto precise. Dobbiamo ultimare entro fine anno la procedura prevista per i decreti di attuazione della legge delega civile e penale. La legge di riforma della giustizia tributaria è in discussione al Senato, e deve essere approvata entro fine anno”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso delle sue comunicazioni nell’aula del Senato.

Pnrr, Draghi: “Tenere le mafie lontane”

“Dobbiamo tenere le mafie lontane dal Pnrr, è il modo migliore per onorare la memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e degli uomini e donne delle loro scorte, a trent’anni dalla loro barbara uccisione”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso delle sue comunicazioni nell’aula del Senato. Standing ovation da parte dell’Aula del Senato quando il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ricordato i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il lungo applauso ha visto protagonisti senatori e ministri, tutti si sono alzati in piedi nell’emiciclo di palazzo Madama.

Fisco, Draghi: “Mai aumentato tasse, ma serve sforzo trasparenza”

“L’autunno scorso il Governo ha dato il via al disegno di legge delega per la revisione del fisco. Siamo consapevoli che in Italia il fisco è complesso e spesso iniquo. Per questo non abbiamo mai aumentato le tasse sui cittadini. Tuttavia per questo occorre procedere con uno sforzo di trasparenza. Intendiamo ridurre le aliquote Irpef a partire dai redditi medio-bassi; superare l’Irap; razionalizzare l’Iva”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso delle sue comunicazioni nell’aula del Senato. “I primi passi sono stati compiuti con l’ultima legge di bilancio, che ha avviato la revisione dell’Irpef e la riforma del sistema della riscossione. In Italia l’Agenzia delle Entrate-Riscossione conta 1.100 miliardi di euro di crediti residui, pari a oltre il 60% del prodotto interno lordo nazionale – una cifra impressionante. Dobbiamo quindi approvare al più presto la riforma fiscale, che include il completamento della riforma della riscossione, e varare subito dopo i decreti attuativi”, ha aggiunto.

Draghi: “Combattere le diseguaglianze”

“Accanto al PNRR, c’è bisogno di una vera agenda sociale, che parta dai più deboli, come i disabili e gli anziani non autosufficienti.L’aumento dei costi dell’energia e il ritorno dell’inflazione hanno causato nuove diseguaglianze, che aggravano quelle prodotte dalla pandemia”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso delle sue comunicazioni nell’aula del Senato. “Fin dall’avvio del governo abbiamo condiviso con i sindacati e le associazioni delle imprese un metodo di lavoro che prevede incontri regolari e tavoli di lavoro.

Questo metodo è già servito per gestire alcune emergenze del Paese: dalla ripresa delle attività produttive nella fase pandemica fino alla sicurezza del lavoro, su cui molto è stato fatto e molto resta ancora da fare. Oggi è essenziale proseguire in questo confronto e definire in una prospettiva condivisa gli interventi da realizzare nella prossima legge di bilancio”, ha aggiunto.

Draghi: “Ddl Concorrenza da approvare entro l’estate con taxi e balneari”

“La riforma della concorrenza serve a promuovere la crescita, ridurre le rendite, favorire investimenti e occupazione. Con questo spirito abbiamo approvato norme per rimuovere gli ostacoli all’apertura dei mercati, alla tutela dei consumatori. La riforma tocca i servizi pubblici locali, inclusi i taxi, e le concessioni di beni e servizi, comprese le concessioni balneari. Il disegno di legge deve essere approvato prima della pausa estiva, per consentire entro la fine dell’anno l’ulteriore approvazione dei decreti delegati, come previsto dal PNRR. Ora c’è bisogno di un sostegno convinto all’azione dell’esecutivo – non di un sostegno a proteste non autorizzate, e talvolta violente, contro la maggioranza di governo”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso delle sue comunicazioni nell’aula del Senato.

Draghi: “Mobilitazione Paese senza precedenti, impossibile da ignorare”

“La mobilitazione di questi giorni di cittadini e associazioni è senza precedenti ed è impossibile da ignorare”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni al Senato per la fiducia al governo. La mobilitazione dei cittadini contro la caduta del governo “ha coinvolto il terzo settore, la scuola e l’università, il mondo dell’economia, delle professioni e dell’imprenditoria, lo sport. Si tratta di un sostegno immeritato, ma per il quale sono enormemente grato. In particolare mi hanno colpito l’appello dei sindaci” e “quello del personale sanitario, gli eroi della pandemia, verso cui la nostra gratitudine collettiva è immensa. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni al Senato per la fiducia al governo.

Draghi: “L’unica strada per restare insieme è ricostruire patto, ricostruire condizioni per governare”

“L’unica strada se vogliamo ancora restare insieme è ricostruire da capo questo patto di fiducia, con coraggio, altrusimo, credibilità. A chiederlo sono soprattutto gli italiani”, continua il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni al Senato per la fiducia al governo.

Draghi: “Non votare fiducia è gesto politico chiaro, non si può ignorare”

“Non votare la fiducia a un governo di cui si fa parte ha un significato politico chiaro. Non si può ignorarlo, perché significherebbe ignorare il Parlamento, non si può ignorarlo perché vorrebbe dire consentire di ripeterlo. Non è possibile minimizzarlo perché viene mesi dopo mesi di strappi e ultimatum”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni al Senato per la fiducia al governo.

Draghi: “Mai così orgoglioso di essere italiano”

“Penso al rispetto paziente delle restrizioni per frenare la pandemia, alla straordinaria partecipazione alla campagna di vaccinazione. Penso all’accoglienza spontanea offerta ai profughi ucraini, accolti nelle case e nelle scuole con affetto e solidarietà. Penso al coinvolgimento delle comunità locali al Pnrr, che lo ha reso il più grande progetto di trasformazione dal basso della storia recente. Mai come in questi momenti sono stato orgoglioso di essere italiano”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni al Senato per la fiducia al governo.

Draghi: “Italia forte quando sa essere unita”

“L’Italia è forte quando sa essere unita”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni al Senato per la fiducia al governo.

 Draghi: “Italiani hanno sostenuto un miracolo civile”

 “Gli italiani hanno sostenuto questo miracolo civile, e sono diventati i veri protagonisti delle politiche che di volta in volta mettevamo in campo”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni al Senato per la fiducia al governo.

Draghi ai partiti: “Il merito dei risultati è vostro”

“Il merito di questi risultati è stato vostro, della vostra disponibilità a mettere da parte le differenze e lavorare per il bene del Paese, con pari dignità, nel rispetto reciproco”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni al Senato per la fiducia al governo. “La vostra è stata la migliore risposta all’appello dello scorso febbraio del Presidente della Repubblica e alla richiesta di serietà, al bisogno di protezione, alle preoccupazioni per il futuro che arrivano dai cittadini”, aggiunge Draghi.

Ucraina, Draghi: “Mai cessato ricerca pace”

“Non abbiamo mai cessato la nostra ricerca della pace. Una pace che deve essere accettabile dall’Ucraina, sostenibile, duratura”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso delle sue comunicazioni nell’aula del Senato. “Siamo stati tra i primi a impegnarci perché Russia e Ucraina potessero lavorare insieme per evitare una catastrofe alimentare, e allo stesso tempo aprire uno spiraglio negoziale. I progressi che si sono registrati la settimana scorsa in Turchia sono incoraggianti, e auspichiamo possano essere consolidati”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso delle sue comunicazioni nell’aula del Senato.

Draghi: “Progressivo sfarinamento maggioranza”

“Le riforme del Consiglio Superiore della Magistratura, del catasto, delle concessioni balneari hanno mostrato un progressivo sfarinamento della maggioranza sull’agenda di modernizzazione del Paese”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni al Senato per la fiducia al governo. “Purtroppo, con il passare dei mesi, a questa domanda di coesione che arrivava dai cittadini le forze politiche hanno opposto un crescente desiderio di distinguo e divisione”, aggiunge Draghi.

Draghi: “A lungo maggioranza ha messo da parte divisioni, al governo serve consenso più largo possibile”

 “A lungo le forze di maggioranza hanno saputo mettere da parte le divisioni per consentire interventi rapidi ed efficaci per il bene di tutti i cittadini”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni al Senato per la fiducia al governo. “L’unità nazionale è stata la miglior garanzia della legittimità democratica di questo esecutivo e della sua efficacia. Un presidente del Consiglio che non si è presentato agli elettori deve avere in Parlamento una maggioranza più ampia possibile”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni al Senato per la fiducia al governo.

Draghi: “Dimissioni scelta sofferta quanto dovuta”

“Ho rassegnato le mie dimissioni giovedi scorso, la decisione è seguita al venire meno della maggioranza di unità nazionale che ha appoggiato questo governo sin dalla sua nascita. Il Presidente della Repubblica ha respinto le dimissioni, decisione che ho condiviso, per venire a spiegare in Parlamento le ragioni di una scelta tanto sofferta quanto dovuta”, ha esordito Draghi davanti ai senatori. 

Problema al microfono per Draghi, ‘qualcosa non funziona’

“Io credo che ci sia qualcosa che non funziona”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, poco dopo aver cominciato le comunicazioni nell’Aula del Senato. Il premier fa riferimento a problemi tecnici legati al microfono, risolti poco dopo. “Vediamo, forse ora va meglio, va meglio” aggiunge quindi, riprendendo il discorso a Palazzo Madama.

9h42 Draghi arrivato in Senato

 Il presidente del Consiglio Mario Draghi è arrivato adesso in Senato, con una decina di minuti di ritardo rispetto all’orario previsto, le 9.30. A breve inizieranno le sue comunicazioni nell’Aula di palazzo Madama.

9h29 Crisi governo: Conte al Senato, segue Draghi da uffici M5S

Il presidente del M5S, Giuseppe Conte, è arrivato in Senato. A quanto si apprende il leader pentastellato seguirà le comunicazioni del premier Mario Draghi in Aula dagli uffici del gruppo a Palazzo Madama.

8h26 Crisi governo: Salvini, Lega in Aula farà ciò che serve a italiani

“Dopo la crisi di governo causata dai grillini, dopo le minacce e i capricci dei Cinque Stelle e le continue provocazioni del Pd, che ancora ieri continuava a parlare di Ius soli, ddl Zan, e di cambio della legge elettorale quando le priorità degli italiani che stanno soffrendo sono altre, oggi la Lega in Aula farà quello che serve solo e soltanto all’Italia e agli italiani”. Così in un messaggio sui social il leader leghista Matteo Salvini.

8h25 Crisi governo: Pd, parole Madia non riflettono pensiero segreteria

L’intervista rilasciata a Repubblica da Marianna Madia “non riflette il pensiero della segreteria Pd”. È quanto affermano fonti del Nazareno. L’ex ministra ha puntato il dito contro i 5 Stelle, attribuendo loro la responsabilità di questa crisi di governo. “Guardi se io capissi che dietro a tanta spregiudicatezza c’è un’operazione politica, forse avrei un altro giudizio, ma purtroppo appare come una mossa disperata ed egoista di un pezzo di ceto politico che per tentare di salvare se stesso, rischia di gettare il Paese nel caos”, le parole di Madia sulle mosse del partito guidato da Giuseppe Conte.

6h44 Crisi governo: mons Paglia, Draghi prosegua c’è in ballo anche futuro anziani

 “Con un’iperbole, ma non tanto, direi al presidente Draghi che, tra le varie ragioni, ci sono anche quattordici milioni di anziani che vivono in Italia a chiedergli di restare”. Lo ha detto l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita nonché consigliere spirituale dei Sant’Egidio, in un’intervista al Corriere della Sera. Paglia è stato chiamato dal ministro Roberto Speranza fin dal settembre 2020 a presiedere la ‘Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana’. E ora è preoccupato, molto. “E’ una sorta di ‘chilometro zero’ dell’assistenza, un progetto per prendersi cura degli anziani a partire da dove vivono, nelle loro case e territori, per quanto possibile, senza isolarli da affetti e relazioni in una casa di cura. E ora rischia di saltare tutto”, spiega. L’auspicio è quello che Draghi “comprenda quanto sia essenziale che resti. Ci sono responsabilità più grandi delle nostre condizioni e sensibilità personali. Capisco tutte le difficoltà, ma è importante che il presidente del Consiglio e il governo, in un momento difficile come questo, possano continuare a svolgere la loro opera”, conclude.

Crisi governo: Toti, chi si oppone pagherà un prezzo

 “Comunque vada questa crisi da drammatica sta diventando ridicola, chi eventualmente si incaricherà di staccare la spina sta facendo male i suoi conti. Perché pagherà un prezzo molto alto”. Lo ha detto il governatore della Liguria, Giovanni Toti, in un’intervista al Corriere della Sera. “Nel Paese c’è voglia di stabilità, di programmazione, di provvedimenti per le famiglie e le imprese con un governo stabile. Questo governo era nato per affrontare l’emergenza pandemica, quella economica e il Pnrr. Ora si è aggiunta la guerra e la crisi energetica: può mai esserci un momento peggiore per staccare la spina al governo”, aggiunge. E se il M5S ” è rimasto quel partito anti sistema, arruffapopolo” non si possono invece ” aspettare comportamenti irresponsabili dalle forze che hanno cultura di governo”.

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