La deputata di FI: "Ho presentato un emendamento che non è stato nemmeno discusso in commissione"

(LaPresse) Dal testo unificato sullo Ius Scholae “si evince l’idea di un mondo dove i confini non esistono e si vuole garantire, anche a giovani stranieri, il diritto a acquisire una cittadinanza. Un pensiero positivo, non limitativo. Invece non è così”. Lo ha sottolineato la deputata Fucsia Nissoli Fitzgerald, nel suo intervento sullo Ius Scholae. La parlamentare di Forza Italia dice di aver “presentato un emendamento, che non è neppure stato discusso in commissione”, nel quale si chiedeva di permettere, a chi è nato in Italia e ha perso la cittadinanza in seguito a espatrio, di riacquistarla con una semplice richiesta amministrativa presso il competente consolato di residenza estera. “Mi è stato detto che non si può allargare l’orizzonte dello Ius Scholae a chi vive all’estero”, ha spiegato quindi Nissoli che poi aggiunge: “Stiamo discriminando chi ha origini italiane? Ma ha senso?”.

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