Il ministro degli Esteri: "Dirigenti mi attaccano e mettono in difficoltà il Governo"

Si riunirà in serata , il Consiglio nazionale del M5S. Sul tavolo la linea politica del Movimento, in vista della risoluzione che il Parlamento dovrà votare dopo le comunicazioni del premier Mario Draghi in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno. Riflettori accesi anche sulla posizione Di Luigi Di Maio, dopo lo scontro aperto con Giuseppe Conte. “Il Consiglio nazionale non può espellere nessuno e non espellerà certo Di Maio. Ogni espulsione ha una procedura stabilita, ma se ancora non è stato espulso Petrocelli (ex presidente della commissione Esteri del Senato, ndr) – viene fatto notare da fonti dello stato maggiore pentastellato – è possibile pensare a un’espulsione del ministro degli Esteri? Certo, esiste un problema Di posizionamento politico”. 

 “Davanti a uno scenario” come quello ucraino “i dirigenti della prima forza politica in Parlamento, invece di fare autocritica, decidono di fare due cose: attaccare, con odio e livore, il Ministro degli Esteri e portare avanti posizioni che mettono in difficoltà il Governo in sede Ue. Un atteggiamento poco maturo che tende a creare tensioni e instabilità all’interno del Governo. Un fatto molto grave”. Lo dice in una nota il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Vengo accusato dai dirigenti della mia forza politica di essere atlantista ed europeista. Lasciatemi dire che, da Ministro degli Esteri, davanti a questa terribile guerra rivendico con orgoglio di essere fortemente atlantista ed europeista”, aggiunge.

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