Il Cav non si risparmia e saluta la new entry definendolo “amministratore stimato e di grande esperienza"

L’ex leghista Flavio Tosi passa a Forza Italia. “Ieri pomeriggio Berlusconi ha lanciato un appello per scegliere FI per avere un centro alternativo alla sinistra, che possa essere la casa di tutti i riformisti, i garantisti e i cristiani del nostro paese. Un appello che abbiamo rivolto a tutte le liste civiche. Il primo a rispondere a questo appello è stato Flavio Tosi. Ci siamo incontrati questa mattina e ha deciso di aderire a FI”, spiega Antonio Tajani, coordinatore azzurro annunciando il nuovo ingresso. Un benvenuto che segna “l’inizio di un percorso nazionale che Forza Italia ha deciso di avviare” e sancito dalla consegna della tessera del partito e della spilletta azzurra. Decisiva, come ammette lo stesso ex sindaco di Verona, la telefonata del leader, Silvio Berlusconi, tanto da confessare di essersi sentito “onorato e lieto”.

L’uomo di Arcore, non si risparmia e saluta la new entry sui social definendolo “amministratore stimato e di grande esperienza, è stato artefice di un risultato importante anche in questa tornata di elezioni amministrative”. Il Cav non ha dubbi: “Darà un contributo decisivo al successo elettorale del centrodestra a Verona e più in generale al nostro movimento. Forza Italia è in forte ripresa, cuore e fulcro del centrodestra: continueremo a lavorare per renderla ancora più forte”.A portare Tosi verso la casa azzurra sono “quei valori positivi che distinguono FI dal resto della coalizione”, spiega alludendo al suo vecchio partito, da cui è stato espulso nel 2015 a causa dei rapporti burrascosi con Matteo Salvini. Contrasti che ora, assicura, sono migliorati – a dimostrarlo un messaggio che il Capitano gli ha inviato per congratularsi per il 23,88 per cento di voti ottenuti nella prima tornata elettorale –  anche se i distinguo con il segretario federale non mancano: “Ha scelto di essere populista e questo cozza evidentemente con le capacità di governo. Si vede anche nei risultati, infatti oggi non sta raccogliendo i consensi che potrebbe”. Tosi, tuttavia, vuole credere in un centrodestra unito e che vince, partendo proprio da Verona.

A fargli eco Tajani, che si dice pronto “a sedersi attorno al tavolo per permettere il successo della coalizione nella città” per portare sulla poltrona di primo cittadino Federico Sboarina, candidato di Fdi e Lega che il 26 giugno dovrà sfidare alle urne Damiano Tommasi. In quest’ottica, potrebbe rivelarsi utile il 24% dei voti raggiunto da Tosi.  L’unico ingrediente che manca è “l’apertura al confronto – confessa l’ex primo cittadino – da parte di Sboarina”. A stretto giro arriva la risposta di Salvini: “Ho avuto in passato di screzi con Tosi? Sì, ma io l’accordo con Tosi lo farei anche domani mattina perché antipatie e simpatie di Salvini non devono avere ricadute”. 

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