Il presidente del Consiglio alla Camera: "240 unità già schierate, pronti a contribuire con 3.400 uomini"

Dal punto di vista militare, la NATO si è già attivata. Ieri si è riunito il Consiglio Nord-Atlantico sulla base di quanto previsto dall’articolo 4 del trattato di Washington e ha approvato cinque piani di risposta graduale che, in questa prima fase puntano a consolidare la postura di deterrenza a Est. Le fasi successive, vincolate ad un’evoluzione dello scenario, prevedono l’assunzione di una postura di ‘difesa’ e, in seguito di ‘ristabilimento della sicurezza’. I piani prevedono due aspetti fondamentali: l’incremento delle forze dispiegate in territorio alleato, con il transito delle unità militari sotto la catena di comando e controllo del Comandante Supremo Alleato in Europa; e l’utilizzo di regole d’ingaggio predisposte per un impegno immediato”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso di un’informativa urgente alla Camera sulla guerra in Ucraina in cui ha spiegato che le forze italiane “già schierate sono 240 unità” e si è pronti a contribuire “con altri 3.400 uomini”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata