Quirinale: ieri ancora fumata nera, schede bianche scendono a 527

Renzi chiede due votazioni al giorno. letta al centrodestra: "Chiudiamoci in una stanza e decidiamo insieme"

(LaPresse) – Ieri seconda giornata di votazioni alla Camera per l’elezione del Presidente della Repubblica. E seconda fumata nera. Nessuna sorpresa nell’Aula di Montecitorio, nelle mani del presidente Roberto Fico arrivano, una dopo l’altra, una sfilza di schede bianche a testimonianza di un accordo ancora lontano tra le forze politiche. Nel giorno in cui il fronte progressista respinge la terna di nomi proposta dal centrodestra (Pera-Moratti-Nordio), i più votati risultano l’attuale inquilino del Colle Sergio Mattarella e l’ex magistrato Paolo Maddalena, candidato promosso dal gruppo di Alternativa. Entrambi raccolgono 39 preferenze, ma a salire rispetto a ieri è soprattutto il capo dello Stato uscente, che raccoglie 23 voti in più. Invariato il numero di grandi elettori presenti e votanti (976), si abbassa il numero delle schede bianche (527 rispetto alle 672 del primo scrutinio), quello delle nulle (38 rispetto a 49), mentre salgono i voti dispersi che toccano quota 125 (ieri 88).

Alle 11 la terza votazione

Oggi il Parlamento in seduta comune tornerà a riunirsi, stavolta al mattino, per la terza votazione, l’ultima con il quorum di 2/3, ma c’è chi chiede di velocizzare da giovedì le operazioni per cercare di chiudere la partita in settimana. “Spero che la presidenza autorizzi le votazioni due volte al giorno – dichiara il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, intercettato in Transatlantico durante le votazioni -. C’è una crisi in Ucraina pesantissima, la crisi su energia e gas, regole assurde per la scuola: il Parlamento abbia la consapevolezza di quello che si sta giocando”. Richiesta poi formalizzata da una lettera inviata dalla capogruppo di Italia viva a Montecitorio, Maria Elena Boschi, al presidente della Camera, Roberto Fico: “Le misure per garantire sicurezza sanitaria e limitare la possibilità di contagi durante le operazioni di voto possono essere messe in pratica anche nel caso di una seconda votazione nel corso della stessa giornata”.

Tra i votati spuntano Baglioni, Al Bano e Roberto Mancini

Nel computo generale, alle spalle del duo Mattarella-Maddalena si piazza Renzo Tondo (18), seguito da Roberto Cassinelli (17), Ettore Rosato (14), Umberto Bossi (12), Giancarlo Giorgetti, Luigi Manconi e Marta Cartabia (8). Sette preferenze poi per Silvio Berlusconi, una in meno per Bersani. Quattro voti anche per il premier Mario Draghi, tre per la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, Elisabetta Belloni e Francesco Rutelli, due per Giuliano Amato, Pier Ferdinando Casini e Giulio Tremonti. Entrano in lista anche Massimo D’Alema, Gianni Letta e il magistrato Nino Di Matteo. In attesa del nome giusto, si registra infine una discreta presenza di cantanti (Enrico Ruggeri, Al Bano, Claudio Baglioni) e attori (Nino Frassica e Christian De Sica). Un voto, poi, va pure al ct dell’Italia campione d’Europa, Roberto Mancini.