Il leader di Italia Viva: "Se non sarà Draghi, serve un nome autorevole condiviso"

Matteo Renzi parla della corsa al Colle e giudica senza possibilità di successo la candidatura di Berlusconi. “Berlusconi non ha alcuna chance di fare il presidente della Repubblica. Che i numeri non ci siano non è una constatazione di Renzi, ma dei vertici del centrodestra. Ora l’idea di procedere a una gara delle telefonate, a chi chiama prima Ciampolillo, è fuori dalla grazia di Dio. Purtroppo Berlusconi è circondato da persone che non lo fanno ragionare. Chi vuole bene a Berlusconi gli fa un appello e gli dice ‘fermati’. Se chiama me glielo dico in faccia”, ha detto il leader di Italia Viva a Radio Leopolda.

“Berlusconi porta il centrodestra a sbattere, e il centrodestra se insiste porta Berlusconi a sbattere. Io credo che ci ripenseranno. E quando finiranno questo show, vedremo se vorranno fare una proposta seria, perché hanno un’occasione storica”, sottolinea l’ex premier che poi riflette sull’ipotesi di un passaggio di Draghi da Palazzo Chigi al Quirinale: “Se va Draghi al Colle, ha un senso, e bisogna fare un patto di legislatura, anche, perché no?, con un governo dei leader. Se resta a Palazzo Chigi, si deve trovare un nome autorevole, perché non si può arrivare alla quarta votazione senza i numeri”. 

Renzi poi riserva una stilettata a Giuseppe Conte: “I 5Stelle sono fuori controllo e divisi. Il vero problema di Conte è evitare di fare la figura di apparire come quello che non conta una mazza. Di Maio sta facendo un corso di doroteismo, lui vorrebbe somigliare a Forlani e Rumor, ma quelli erano statisti. Di Maio resterà dentro alla partita, perché ha un obiettivo: fare fuori Conte, per poi gestire lui, nel 2023, le candidature. Nei 5 Stelle c’è una parte che dice candidiamo una donna, un’altra parte vuole Draghi, un’altra ancora il Mattarella bis. Non ci si capisce niente”.

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