Non c'è accordo tra i partiti di maggioranza
800 milioni di euro. Tanto il Governo intende destinare al fondo contro il caro bollette per le fasce più deboli. La cifra si compone dei 300 milioni aggiuntivi derivanti da risparmi di spesa del bilancio dello Stato, e fondi vari non utilizzati del tutto e dei 500 milioni che provengono dal ‘tesoretto’ derivante dal risparmio contabile del meccanismo saldo-acconto Irpef-Irap nel 2022 (che ammonta in totale a circa 2 miliardi).
Salta contributo solidarietà, non c’è accordo tra partiti
Non c’è intesa tra i partiti sulla proposta di un contributo di solidarietà per i redditi più alti da mettere sulle bollette. La proposta è quindi saltata data la contrarietà del centrodestra e di Iv. La Lega ha espresso soddisfazione “per altri 300 milioni che il governo ha deciso di recuperare da risparmi di spesa – senza toccare patrimoni, risparmi e lavoro – e che serviranno a calmierare gli aumenti delle bollette di luce e gas”. “In Parlamento . si legge in una nota del Carroccio – la Lega chiederà di fare ancora di più, recuperando risorse dagli sprechi del Reddito di Cittadinanza”.
Trecento milioni aggiuntivi, provenienti dal bilancio dello Stato, da destinare al fondo contro il caro bollette per i redditi più bassi. E’ questo ‘l’accordo’ trovato in Consiglio dei ministri dopo la spaccatura interna alla maggioranza sul contributo di solidarietà per il 2022 pari al decremento Irpef dei redditi sopra i 75.000 per recuperare 250 milioni. Erano a favore M5S, Pd e Leu, contrari il centrodestra e Iv. La mediazione, viene riferito, è stata operata dal premier Mario Draghi – in costante contatto con i sindacati – e il ministro dell’Economia Daniele Franco.
Gelmini: “Draghi ha convinto la maggioranza, no divisioni”
“Draghi ha fatto una proposta che ha convinto tutta la maggioranza. Non ci sono state divisioni, c’è stata una valutazione approfondita e una soluzione nell’interesse di tutti, sia dei ceti più deboli con un rafforzamento della riduzione della riduzione delle bollette e sia una considerazione proporzionale della riforma”. Così la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini a margine della conferenza stampa di presentazione del ddl contro la violenza sulle donne.
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