Un primo intervento arriverà già in manovra, mentre l'esame strutturale chiesto dai sindacati per superare definitivamente la legge Fornero partirà nelle prossime settimane e proseguirà nel 2022
Si riapre il confronto sulle pensioni. Al termine dell’incontro di ieri stasera a Palazzo Chigi governo e sindacati hanno messo a punto una sorta di road map in due tempi per intervenire sulla previdenza. Un primo intervento arriverà già in manovra, mentre l’esame strutturale chiesto dai sindacati per superare definitivamente la legge Fornero partirà nelle prossime settimane e proseguirà nel 2022.
In sostanza nei prossimi giorni si apriranno una serie di tavoli tecnici per introdurre correttivi in manovra anche sul fisco mentre su flessibilità in uscita e nuova riforma si parlerà l’anno prossimo.
Sintetizza il segretario della Cisl Luigi Sbarra: “È stato un incontro positivo. La Cisl ha apprezzato la disponibilità e l’impegno ufficiale del Governo ad aprire nei prossimi giorni al Mef un confronto per discutere di politica fiscale e degli 8 miliardi di riduzione delle tasse previste della legge di stabilità. Chiediamo che le risorse siano interamente impegnate per la riduzione delle tassazione fiscale ai redditi da lavoro ed alle pensioni. A Dicembre invece si aprirà il confronto sul percorso di revisione della legge Fornero per rendere il sistema pensionistico più equo, stabile, sostenibile, flessibile. Abbiamo indicato al Governo le priorità in tema di cambiamento della previdenza: una pensione di garanzia per i giovani e le donne , misure di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro a partire dai 62 anni di età, 41 anni di contributi a prescindere dall’età, l’allargamento del perimetro del lavoro usurante e gravoso con la strutturalità dell’ape sociale, incentivi per l’adesione dei giovani alla previdenza complementare, maggiori risposte ai pensionati per allargare la quattordicesima mensilità Eserciteremo sul parlamento la nostra azione per ottenere significative modifiche e per migliorare il testo della legge di bilancio su Lavoro, ammortizzatori, politiche attive, Fisco, Lavoratori precoci, investimenti, scuola, sanità, legge anti delocalizzazioni”.
E a tenere in mano la trattativa, che con ogni probabilità andrà avanti fino alla presentazione del Def in primavera, secondo i sindacati sarà lo stesso Draghi. Racconta il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri: “Visto che il confronto sulle pensioni parte a dicembre ho chiesto a Draghi se terminerà in tempi brevi o se l’orizzonte è il Def e lui ha confermato che quello è il tempo previsto. Poi gli ho chiesto se la faremo ancora con lui e ha risposto: sì, la farete come me”.
La schiarita non ferma però del tutto la mobilitazione dei sindacati come afferma il segretario della Cgil Maurizio Landini “Consideriamo utile l’incontro e importante e non scontato il percorso che si è delineato ma dobbiamo vedere quali saranno le risposte”. “Al momento non abbiamo certezze e quindi in attesa di risposte andremo avanti con le mobilitazioni”, ha concluso.
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