A 48 ore dal voto per le amministrative un'altra tegola si abbatte sul centrodestra

A 48 ore dal voto per le amministrative un’altra tegola si abbatte sul centrodestra. Dopo la vicenda dell’ex guru dei social della Lega, Luca Morisi, indagato per droga dalla Procura di Verona, è Fratelli d’Italia a trovarsi nell’occhio del ciclone. L’inchiesta ‘Lobby nera’ realizzata da Fanpage documenta infatti presunti finanziamenti illeciti e riciclaggio di denaro, ma anche frasi razziste e inneggianti al fascismo. Un ruolo centrale, secondo l’inchiesta, sarebbe ricoperto da Roberto Jonghi Lavarini, detto il ‘Barone nero’, già candidato alla Camera con il partito di Giorgia Meloni nel 2018 e condannato nel 2020 a due anni per apologia del fascismo. Coinvolti, poi, il capodelegazione di FdI a Bruxelles, Carlo Fidanza, e la candidata al consiglio comunale di Milano, l’avvocato Chiara Valcepina. Sulla vicenda i Verdi hanno presentato un esposto e la Procura di Milano sta facendo accertamenti. Intanto, con la diffusione delle immagini è arrivata la decisione di Fidanza di autosospendersi. L’europarlamentare rigetta però ogni accusa, parla di “attacchi strumentali” e sottolinea di non aver “mai ricevuto finanziamenti irregolari”. “Mi avvicino ai 30 anni di impegno politico, senza mai una macchia e sempre a testa alta – dichiara -. Non c’è e non c’è mai stato in me alcun atteggiamento estremista, razzista o antisemita”.

Il video dell’inchiesta arriva a un passo dal silenzio elettorale imposto con l’apertura dei seggi e induce Meloni a chiedere l’intero lavoro d’inchiesta privo di tagli “per avere piena contezza dei fatti e delle reali responsabilità” e poter così prendere “tutte le decisioni necessarie”. “Sono una persona molto rigida su diverse materie però non giudico e valuto un dirigente che conosco da più di 20 anni sulla base di un video curiosamente mandato in onda a due giorni dal voto”. Fratelli d’Italia, ricorda la presidente, “è da sempre molto rigido nel rispetto delle norme sui finanziamenti ai partiti” e non lascia spazio ad “atteggiamenti ambigui sull’antisemitismo e sul razzismo”. A derubricare il tutto a “battute, millanterie e goliardate da bar” è intanto Jonghi Lavarini, secondo cui la vicenda va inserita in un “chiaro, provocatorio e strumentale attacco politico alla destra e al centrodestra, a due giorni dal voto”. A parlare di “macchina del fango” e di “video montato ad arte” è invece Valcepina. “La mia campagna elettorale – evidenzia l’avvocato – non è stata in alcun modo finanziata da fondi irregolari. Sono vittima di un attacco vergognoso e userò ogni strumento legale per rendermi giustizia”.

In attesa delle prossime puntate a farsi sentire è però il segretario del Pd, Enrico Letta che via Twitter rilancia la foto pubblicata da Matteo Salvini con Giorgia Meloni con la didascalia ‘Vinciamo e cambiamo l’Italia’ scrivendo: “Ma pensate invece a cambiare con fascismo, fascisti e neofascisti che sono semplicemente orribili le commistioni documentate” dall’inchiesta. Duro anche il ‘cinguettio’ della presidentessa della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello: “Non può esserci spazio nei partiti dell’arco costituzionale per chi fa il saluto romano, inneggia a Hitler e insulta neri e ebrei. Nell’Italia che promulgò le leggi razziste, come le ha definite giustamente Draghi ieri, non ci possono essere ambiguità su questo”.

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