Il ministro a Fiumicino: "Lavoriamo per un presidio in loco per tutelare diritti"

“Adesso inizia la fase più difficile: ci sono tanti cittadini afghani che aspettano ancora di essere evacuati. Non possiamo più farlo con i ponti aerei come abbiamo fatto in questi giorni, ma siamo pronti con le Nazioni Unite e con i Paesi limitrofi dell’Afghanistan a lavorare per garantire a queste persone che hanno collaborato con noi questi 20 anni di poter avere la stessa possibilità che hanno avuto i 5mila cittadini afghani che abbiamo evacuato in questi giorni”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, all’interno del Terminal 5 Di Fiumicino, dove ha accolto l’ultimo ponte aereo dall’Afghanistan. “Proprio nelle ultime ore ho sentito il rappresentante delle Nazioni Unite dell’UNHCR, Filippo Grandi. Lo abbiamo invitato all’incontro straordinario europeo della settimana prossima per poter fare il punto con le agenzie e le organizzazioni delle Nazioni Unite”, ha aggiunto il ministro che ha poi concluso: “Perché ci auguriamo che queste e il numero più alto possibile delle associazioni non governative possano restare sul territorio afghano e quindi rappresentare un presidio Di tutela dei diritti umani e della salute del popolo afghano con cui collaborare”.

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