Epifani lascia la moglie Giusi De Luca, medico dirigente dell'Inail. La coppia non aveva figli

Romano, classe 1950, laurea alla Sapienza con una tesi su Anna Kuliscioff, estrazione socialista, Guglielmo Epifani è stato uno dei protagonisti della vita sindacale e politica del Paese. Sindacalista della Cgil sin da dopo la laurea, ha rivestito diversi ruoli tra cui quello di direttore della casa editrice della confederazione, guida dell’ufficio sindacale e poi dell’ufficio industria, fino all’incarico dirigenziale nel 1979 come segretario generale aggiunto della categoria dei lavoratori poligrafici e cartai. Nel 1990 Bruno Trentin lo vuole come segretario generale aggiunto, poi affianca Sergio Cofferati dal 1994 al 2002. A quel punto è il suo turno: dal 2002 al 2010 assume la guida della Cgil, prima socialista a rivestire tale ruolo, anche se, con la fine del Psi, era transitato nei democratici di sinistra.

Nel 2013 si candida nelle fila del Pd alla Camera e viene eletto: l’11 maggio, dopo le dimissioni di Pier Luigi Bersani dalla carica di segretario nazionale, diventa reggente del partito, sostituito poi l’8 dicembre dello stesso anno da Matteo Renzi. E’ con il leader fiorentino che si consuma la frattura, nonostante il voto al Jobs act che gli attira non poche critiche: Epifani è tra quelli che, nel 2017, partecipano alla scissione dei dem aderendo ad articolo 1. Nel 2018 era stato rieletto alla Camera nella lista di Liberi e Uguali.

Secondo quanto trapela dagli ambienti parlamentari, Epifani era stato colpito da un’embolia polmonare circa una settimana fa. Ricoverato d’urgenza, l’ex sindacalista sembrava aver stabilizzato il suo quadro clinica. Nelle ultime ore, però, i parametri sono peggiorati all’improvviso e le condizioni sono diventate critiche. Epifani lascia la moglie Giusi De Luca, medico dirigente dell’Inail. La coppia non aveva figli.

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