Il segretario dem: "L'incontro con Renzi? È andato bene, alla grande"

Si profila un’alleanza politica tra il Partito democratico di Enrico Letta e il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte. Subito sorge il dilemma su chi sarà il leader di questa coalizione, che si propone di battere il Centrodestra alle prossime elezioni.

A sgombrare il campo dai dubbi ci ha pensato proprio il segretario dem. “La leadership la decideremo quando capiremo come si organizzerà questa alleanza. Poi, normalmente decidono gli elettori: chi prende più voti ha il diritto di proporre la leadership”, ha dichiarato Letta, ospite a ‘DiMartedì, su La7.

L’incontro con Renzi? “È andato bene, alla grande”, ha aggiunto Letta. “È stato un incontro franco, cordiale, utile, un incontro tra due persone molto diverse, su alcune cose siamo d’accordo, su altre in disaccordo. Sono qui cercando di mettere da parte le mie considerazioni di carattere personale, altrimenti non sarei tornato”.

E il Pd? “Abbiamo perso voti negli anni perché siamo stati individuati come il partito del potere e di coloro che ce la fanno. Io penso che nel Paese ci sia bisogno di un partito della prossimità, dei territori, della telemedicina, dell’housing sociale, degli asili nido. Il partito che interviene per aiutare le persone in difficoltà. Ci siamo trovati in una situazione assurda, nel 2019 costretti ad andare al governo per evitare che il Paese deragliasse. Io voglio che il Pd non sia più il partito della ‘protezione civile'”, ha sottolineato il segretario dem.

A Letta non piace l’atteggiamento di Matteo Salvini. “Salvini ha deciso di appoggiare il governo, non si poteva dire di no. Per me è un fatto positivo la maggioranza larga, ma non deve essere Giano Bifronte. Deve appoggiarlo fino alla fine e non dare l’idea, come francamente viene, di appoggiarlo solo per i soldi del Recovery Fund”, ha precisato.

Un pensiero anche sulla legge Zan contro l’omotransfobia. “Ci sono discussioni, come quelle sui diritti, sulle quali non abbiamo nessuna intenzione di ammainare le nostre bandiere, perché le nostre bandiere non sono astratte. Quando parlo della legge Zan parlo di cose che porterebbero il nostro Paese nel futuro, ci toglierebbero dal Medioevo”, le parole di Letta.

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