L'appello: "Non perdiamo tempo. Perché di tempo non ce n’è"

Una lista civica “che dia forza al centrosinistra, un raggruppamento civico che contribuisca a qualificare un progetto politico e che sia capace di avanzare e sostenere una candidatura unitaria in grado di parlare a tutta la città. Non perdiamo tempo. Perché di tempo non ce n’è”. Si conclude così il lungo appello che hanno sottoscritto oltre cento torinesi ‘illustri’. Imprenditori, professionisti e volti celebri che abitano e vivono la città e che chiedono “ai referenti dei movimenti civici torinesi che questa casa nasca subito, per costruire un’agenda politica che parta dall’ascolto di quanti si sono sentiti abbandonati dalla politica. Oggi, come in altri momenti in cui seppe cambiare il volto alla città, il centrosinistra torinese ha bisogno di una rappresentanza civica qualificata, univoca e coesa, senza i fraintendimenti che possono creare liste civetta messe su all’ultimo minuto per ragioni elettorali”.

Fra i primi firmatari dell’appello ci sono Max Casacci, fondatore dei Subsonica, il regista Gabriele Vacis, l’ex sindaco di Torino Valentino Castellani, il sociologo Filippo Barbera, la ex madamin Patrizia Ghiazza, lo scrittore Enrico Pandiani e l’imprenditore Luca Morena. E ancora, l’ex pallavolista Piero Rebaudengo, l’ex direttore di Matera Capitale europea della Cultura Paolo Verri.

Per i firmatari, a meno di sei mesi dalle elezioni amministrative, il centrosinistra torinese “sembra distratto dalle proprie dinamiche interne” e “molti esponenti politici si comportano come se la sconfitta della precedente amministrazione di centrosinistra fosse stata un incidente di cui è bene parlare il meno possibile”. In questo scenario, aggiungono, “ci preoccupa che una destra populista e inadeguata, come ha dimostrato nella gestione della pandemia a livello regionale, possa soffiare sul fuoco della rabbia e della protesta, raccogliendo consensi dietro il volto rassicurante di un imprenditore perbene. Per contrastare questa deriva, promuovendo un’idea di città inclusiva e attrattiva,serve una forza politica capace di parlare a tutti, e non solo ai militanti: una forza politica che sappia ascoltare e tradurre le preoccupazioni in proposte concrete. In definitiva, servono persone in grado di costruire nuove alleanze, dalle quali possano nascere le risposte ai nuovi bisogni. Queste alleanze devono trovare una casa, che accolga tutte le esperienze che hanno alimentato un pensiero sul futuro di Torino, coinvolgendo centinaia di persone in un lavoro di mobilitazione politica e culturale. Una casa ‘civica’, perché le persone che ne faranno parte dovranno portare con sé l’esperienza e le competenze maturate nel mondo delle associazioni, delle professioni e del volontariato. Una casa innovativa, perché dovrà offrire alla coalizione gli strumenti per comporre una nuova mappa dei riferimenti cittadini, superando confini geografici e culturali ormai obsoleti. Chiediamo quindi ai referenti dei movimenti civici torinesi che questa casa nasca subito, per costruire un’agenda politica che parta dall’ascolto di quanti si sono sentiti abbandonati dalla politica. Oggi, come in altri momenti in cui seppe cambiare il volto alla città, il centrosinistra torinese ha bisogno di una rappresentanza civica qualificata, univoca e coesa, senza i fraintendimenti che possono creare liste civetta messe su all’ultimo minuto per ragioni elettorali”.

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