Milano, 22 ott. (LaPresse) – "Pervengono al ministero dell’Istruzione, dai rappresentanti degli Enti locali, dalle autonomie scolastiche, dalle famiglie, dagli studenti, segnalazioni di profonda criticità attinenti la congruità e l’applicabilità delle misure contenute nell’ordinanza del presidente della Regione Lombardia 21 ottobre 2020, n. 623, che prevede, tra le altre, che 'Le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado devono realizzare le proprie attività in modo da assicurare lo svolgimento delle lezioni mediante la didattica a distanza delle lezioni, per l’intero gruppo classe, qualora siano già nelle condizioni di effettuarla e fatti salvi eventuali bisogni educativi speciali'. Ciò comporterà, a breve, di fatto, l’integrale sospensione delle attività didattiche in presenza di tutti gli studenti e le studentesse delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado. Una tale scelta appare come una imposizione che non tiene conto delle specificità dei contesti territoriali e degli enormi sforzi compiuti da tutta la comunità scolastica, a cui va il mio ringraziamento, per garantire il corretto avvio e l’ordinario svolgimento dell’anno scolastico". Lo scrive la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, al presidente della Lombardia Attilio Fontana, in merito alla parte dell'ordinanza regionale che prevede la didattica a distanza per gli studenti delle superiori.

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