Il giovane candidato si scusa: "L'ironia è come la pipì, se esageri, la fai fuori dalla tazza. E questa volta ho esagerato io"

A una settimana dalle comunali di Venaria Reale, sede della Reggia sabauda alle porte di Torino, Fabio Tumminello, giovane candidato consigliere del Pd, ha pubblicato un selfie su Instagram che lo ritrae davanti a una scritta su un muro: "Salvini appeso". La foto ha suscitato l'immediata reazione del segretario locale del Carroccio, nonché vice presidente della Lega in Consiglio regionale del Piemonte, Andrea Cerutti: "Il Partito Democratico a Venaria candida individui che offendono e incitano alla violenza". "Queste azioni – ha continuato il leghista – nulla hanno a che vedere con il confronto politico. Siamo certi che i venariesi non vogliano essere rappresentati da personaggi così, capaci solo di fomentare l’odio e cavalcare l’ignoranza perché senza idee proprie. Il nostro auspicio è che, con il voto di domenica, questa figura possa essere estromessa dalla gestione della cosa pubblica. La nostra città merita ben altro”.

Tuminello voleva essere ironico invece è incappato in una dura polemica politica. Vedendo nascere la polemica e sconfessato dai dem che ne hanno preso le distanze, è corso ai ripari e ha tolto il post scusandosi. “Ieri ho pubblicato su Instagram una storia con un post ironico legato ad un murales presente in una via del centro di Torino – ha ricostruito –. Ho provveduto ad eliminare la storia e chiedo scusa a tutti coloro che si siano sentiti offesi da questa mia esternazione”. Dal Pd di Venaria hanno chiesto "scusa, anche a nome del nostro candidato, a chiunque si sia sentito offeso da questa esternazione". I dem all'ombra della Reggia si sono detti "certi della buona fede" del consigliere "conoscendone sì l'esuberanza, ma anche il carattere mite ed assolutamente non violento. Un errore dettato dalla giovane età da lui pienamente riconosciuto e per il quale si è già dichiarato dispiaciuto, provvedendo a rimuovere prontamente il post dai social".

Lo stesso Salvini, che è atteso a Venaria mercoledì pomeriggio, è intervenuto sui social: "Parlerò di scuola, di giovani e di lavoro, non di minacce. Noi portiamo nelle piazze d’Italia idee e proposte sulla scuola, sul lavoro, sui giovani, sulla sanità, sull’abbattimento delle barriere architettoniche e sul sostegno a famiglie, imprenditori, artigiani e agricoltori. Possono piacere o non piacere, ma sono idee, proposte, soluzioni. Altri preferiscono gli insulti, i lanci di sedie, bottiglie o pomodori, le minacce o lo strappo di camicie e Rosari. Alla rabbia e alla paura rispondiamo col sorriso e col lavoro. Avanti, con gioia, per il bene di tutti gli Italiani”.

 

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