Roma, 8 apr. (LaPresse) – "Con riferimento invece al 'presunto abbandono della struttura', ferma restando la legittima possibilità, riconosciuta al professor Parisi di raggiungere il suo luogo di residenza familiare con cadenza periodica, rilevo che lo stesso garantisce comunque, anche a distanza, il presidio di tutte le attività connesse alla sua funzione. Nell'evidenziare che non risulta affatto chiaro dalle istanze degli interroganti quali siano le procedure sospese a causa dell'assenza solo fisica del professor Parisi nella sede dell'Anpal, corre l'obbligo di ricordare che l'articolo 40 del decreto-legge n. 18 del 2020 ha comunque sospeso, in un'ottica di bilanciamento di interessi costituzionalmente garantiti, le misure di condizionalità in materia di reddito di cittadinanza e altri ammortizzatori sociali. Il professor Parisi, dunque, non ha sospeso deliberatamente alcuna procedura relativa all'incontro tra domande e offerte di lavoro relative ai percettori di reddito di cittadinanza, in ottemperanza della richiamata disposizione d'urgenza". Lo dice il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, rispondendo durante il question time alla Camera a un'interrogazione della Lega, rivolta al ministro del Lavoro, in merito alla posizione del presidente dell'Anpal, Domenico Parisi.

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