Roma, 3 feb. (LaPresse) – "Da questione tecnica è diventata questione politica nel senso peggiore, deteriore del termine, una rissa da stadio. Si parla di orrore, catastrofe, follia, apocalisse, ergastolo permanente, bomba atomica, si arriva al vaffa, si parla di ricatti… Non è così". Così l'ex procuratore di Torino Gian Carlo Caselli a Circo Massimo, su Radio Capital, commenta i litigi sulla prescrizione interne alle toghe e alla maggioranza. "Altrove i numeri della prescrizione si mantengono entro limiti fisiologici, da noi invece è una patologia – spiega -. La percentuale italiana di prescrizioni è del 10-11%, mentre negli altri paesi europei è dello 0,1-0,2% rispetto al totale dei processi. Perché succede questo? Perché quello che dappertutto funziona come mero rimedio fisiologico contro i pochi scarti che l'ingranaggio non riesce a concludere da noi è diventato una superstruttura, si è strutturato come fenomeno patologico. Da misura circoscritta a pochi casi limite si è trasformata in una voragine che inghiotte un'enormità di processi".
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