Potrebbe essere sentito dai piemme già oggi Gianluca Savoini, indagato per corruzione internazionale nell'inchiesta della Procura di Milano sui presunti finanziamenti russi alla Lega. Forse ascoltato anche l'avvocato Gianluca Meranda, anch'egli presente al Metropol di Mosca durante la presunta trattativa con gli emissari russi. E mentre il Partito democratico chiede le dimissioni di Matteo Salvini, il ministro dell'Interno si smarca dalla vicenda: "Non vado in Parlamento a parlare di cene". Ma il premier Giuseppe Conte e Luigi Di Maio chiedono al leader del Carroccio di fare chiarezza al più presto. "Quando il Parlamento chiama, il politico risponde, perché il Parlamento è sovrano. Lo dice la nostra Costituzione", scrive in un post Di Maio.

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