Milano, 6 lug. (LaPresse) – Trentaquattro casse di acqua (confezioni da sei bottiglie da due litri l’una), 54 pasti (primo, secondo, merenda e succo di frutta), quasi 200 coperte termiche, 4 flaconi di materiale disinfettante. È quanto consegnato alla barca di Mediterranea ieri, da parte delle autorità italiane. Ieri sera erano pronte altre 34 casse di acqua che però sono state rifiutate. In più sono stati evacuati 13 immigrati: sei donne (di cui quattro incinta) con due mariti, 4 minori sotto l’anno di erà, un minore di circa 12 anni. È quanto si apprende da fonti del Viminale. L’Italia ha confermato ad Alex la disponibilità a scortarla a La Valletta, con trasbordo di immigrati su altre navi più sicure, a patto che entri nel porto e si sottoponga ai doverosi controlli di un Paese dell’Unione europea. Ipotesi rifiutata dalla ong: Roma e Malta sono allibite per quella che appare come una richiesta di impunità preventiva e che tiene bloccate delle persone in mezzo al Mediterraneo.

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