Una vignetta con protagonisti i due vicepremier fa scattare l'intervento della Digos. Landini alla manifestazione unitaria sul pubblico impiego: "Servono assunzioni e una riforma seria, chiediamo al governo un vero cambiamento"

Uno striscione ironico preparato dalla Uil in occasione della manifestazione unitaria sul pubblico impiego e raffigurante Matteo Salvini e Luigi Di Maio è stato bloccato dalla Digos a Roma. E' la stessa Uil a darne notizia. Secondo quanto si apprende, è stato fatto arrotolare davanti allo stand della Uil in piazza del Popolo.

Sullo striscione appare una vignetta con protagonisti i due vicepremier. "Mattè, dicono che mettesse contro il sindacato porta male!!", dice il ministro del Lavoro con in mano uno smartphone. "Sì Gigino, lo so, infatti me sto a portà avanti col lavoro!!", risponde il ministro dell'Interno, raffigurato mentre si fa un selfie con la maglia blu delle Uil Fpl.

Ma dalla questura di Roma precisano che lo striscione è stato rimosso per una questione di decoro pubblico: "Questa mattina, personale impiegato nel servizio di ordine pubblico, predisposto in occasione della manifestazione in favore del rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti pubblici, ha esortato alcuni manifestanti, appartenenti al sindacato della Uil, a rimuovere uno striscione posto su una parete di interesse storico culturale, sita in via Adamo Mickiewicz, nei pressi del Pincio. Nessuna valutazione è stata fatta circa l'aspetto contenutistico, ma si è ritenuto che lo striscione fosse lesivo del decoro paesaggistico, così come previsto dall'art.49 del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio, dove espressamente si vieta il collocamento o l'affissione di cartelli o altri mezzi di pubblicità sugli edifici e nelle aree tutelate come Beni Culturali".

"È inoltre prevista una comunicazione preventiva ai competenti uffici del Comune nel caso in cui si voglia procedere a tali esposizioni che, nella circostanza, non è stata effettuata, così come confermato dagli uffici capitolini. Lo striscione è stato poi ripiegato autonomamente dai manifestanti e lasciato nella loro libera disponibilità. Giova precisare che già in precedenti ed analoghe situazioni non è stata consentita l'esposizione di manifesti e di striscioni nel medesimo posto. Pertanto è evidente come non si sia trattato di alcun atto di censura, come erroneamente da alcuni denunciato", conclude la questura.

Landini e Furlan – Intanto, alla manifestazione, sono intervenuti Maurizio Landini e Annamaria Furlan. "Siamo qui per chiedere un cambiamento vero e il governo se vuole cambiare davvero ha bisogno dei lavoratori e della loro intelligenza", ha dichiarato il segretario generale della Cgil. "Siamo in piazza per dire che il lavoro pubblico va valorizzato è la condizione per migliorare i servizi pubblici. C'è bisogno di fare tante assunzioni, di fare una riforma vera, di rinnovare i contratti. In questo settore ci sono anche contratti che è 10-12 anni che non sono rinnovati come quello della sanità privata. Siamo di fronte anche alla richiesta di rilanciare il lavoro e gli investimenti in questo paese", ha aggiunto.

Dura la segretaria generale della Cisl: "Dal governo di Giuseppe Conte tante promesse ma zero fatti. Meno servizi pubblici vuol dire meno tutele e aiuti alle persone". "Ci opponiamo a tutto questo".

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