Di Maio mette in guardia: "No promesse alla Berlusconi". Ma Siri: "È nel contratto"

"Non c'è nessuna stima fatta per una riforma che né io né il Mef abbiamo mai ricevuto. Sono numeri destituiti di ogni fondamento". Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, arrivando alla sede dell'Agenzia delle Entrate di Roma per la presentazione dei dati 2018, appoggia Matteo Salvini: la cifra di 59,3% miliardi – che si diceva fosse stata stimata dal Tesoro per la flat tax – non può essere presa in considerazione. "Varie ipotesi di flat tax sono allo studio da luglio, non c e' nulla di nuovo", ha aggiunto Tria.

Per avviare la flat tax per le famiglie "serviranno fra i 12 e i 15 miliardi". A Rtl 102.5, Matteo Salvini aveva continuato a parlare di uno dei cavalli di battaglia del centrodestra, spiegando che la cifra di 59,3 miliardi che sarebbe stata stimata dal Tesoro è "strampalata, non siamo al Superenalotto". La flat tax per le famiglie, secondo il ministro dell'Interno, sarebbe una rivoluzione epocale, "un primo colpo sostanzioso e garantirebbe l'abbattimento fiscale non a tutti, ma a tanti".  Il vicepremier ha aggiunto che "l'Iva non abbiamo nessuna intenzione aumentarla, perché pagherebbero i consumatori. Le partite iva pagheranno solo il 15% di tasse con meno burocrazia. Stiamo lavorando perché lo stesso percorso riguardi anche le famiglie".

Il sottosegretario Armando Siri si è invece espresso su La Stampa. "La flat tax familiare – ha dichiarato – è la fase 2 di quella già introdotta con la legge di bilancio 2019 per partite Iva e professionisti con reddito fino a 65 mila euro. E avrebbe lo stesso impatto sui conti pubblici che ha avuto il reddito di cittadinanza. E proprio come il reddito di cittadinanza è oggetto del contratto di governo. Sul reddito di cittadinanza loro hanno portato le loro proposte e noi al massimo abbiamo suggerito migliorie, ma l'impostazione di fondo è rimasta la loro. Ecco, è auspicabile che sulla flat tax familiare valga lo stesso principio". Per trovare il denaro necessario a finanziare la flat tax, Siri spiega che si potrebbe cominciare "dai tagli di spesa e con la rimodulazione delle tax expenditures", fino ad arrivare a toccare gli 80 euro del governo di Matteo Renzi: "Non è un tabù, si possono pure toccare purché, e questo è molto importante, il risultato finale sia l'abbattimento complessivo della pressione fiscale". Poi Siri ricorda che "la nostra proposta di flat tax familiare è fattibile e fa parte del contratto di governo. Spero di poterla illustrare al più presto a Luigi Di Maio".

Il capo politico pentastellato, infatti, pur non chiudendo le porte ad un allargamento della tassa piatta e confermando la volontà di trovare una soluzione "insieme alla Lega, come abbiamo sempre fatto", aveva sottolineato: "L'importante è non fare facili promesse alla Berlusconi, come rappresentanti dello Stato non dobbiamo mai dimenticarci di avere delle responsabilità nei confronti dei cittadini".

La simulazione del Mef – Un documento circolato, si vocifera, tra i parlamentari della maggioranza, di cui però i leghisti non sanno nulla, calcola una spesa di 59,3 miliardi sulla flat tax, applicata alle famiglie. "Mai visto" confida una fonte autorevole del Carroccio e comunque "non c'entra nulla con la nostra proposta di flat tax". Nella simulazione il peso della clausola di salvaguardia sarebbe di 4,4 miliardi. Il testo fa riferimento ad una duplice aliquota: del 15% fino a 80mila euro di reddito e del 20% per i redditi eccedenti tale soglia. E la misura, secondo il documento, favorirebbe un numero di nuclei familiari pari a 16,4 milioni mentre il vantaggio medio familiare sarebbe di circa 3600 euro. Nella simulazione infatti si fa riferimento a una flat tax che prevede una deduzione di 3mila euro per ciascun componente del nucleo familiari con reddito fino a 35mila euro mentre per i redditi superiori ai 50mila euro all'anno non sarebbe prevista alcuna deduzione. Un testo, sottolineano dal Carroccio, fatto uscire ad arte in risposta alle richieste di Salvini e comunque, spiega il sottosegretario ai Trasporti, Armando Siri, "antecedente alle nostre elaborazioni". "La nostra proposta di flat tax Fase II – sottolinea – ha un'incidenza di circa 12 mld e si riferisce ad un intervento di riduzione dell'imposta per tutte le famiglie fino a 50 mila euro di reddito".

Reazioni – "La flat tax è una bufala da Paperon de' Paperoni. Serve progressività delle imposte, non l'illusione che se i ricchi hanno di più spendono di più", così il segretario del Pd Nicola Zingaretti, a Circo Massimo su Radio Capital.

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