Il commissario straordinario di governo per l'opera: "Bloccare i lavori peserebbe di più che proseguirli"

Dai 2 ai 4 miliardi di euro. È quanto costerebbe all'Italia bloccare i lavori della Torino-Lione. Lo conferma a LaPresse Paolo Foietta, commissario straordinario di governo per l'opera targata Tav, presente alla manifestazione di Torino.

Quanto costa non fare quest'opera?

"Costa tanto. Allora. Le valutazioni che sono in mano al ministro parlano di una cifra che va da 2 miliardi e mezzo a 4 miliardi e 100 milioni di euro. Dipende che cosa ci si mette dentro per mettere a norma il tunnel del Frejus, che oggi è morto. Quindi, nel momento in cui non si facesse la nuova linea, noi non avremo più nessuna linea ferroviaria in grado di trasportare treni merci né in direzione della Francia né dell'Inghilterra né a questo punto della penisola iberica. Quindi i costi del non fare la Tav sono quelli e sono maggiori rispetto a quelli di concludere l'opera che costerebbe 2,9 miliardi".

Anche questo continuo perdere tempo ci costa?

"Stiamo perdendo i finanziamenti europei e questo dev'essere ben chiaro. E dall'altra parte noi siamo in una condizione che tutti i ritardi hanno un costo ed è corretto che chi causa ritardi si assuma la responsabilità anche del danno erariale che arreca all'Italia in questa condizione. Non possiamo andare avanti a mandare post, tweet: le decisioni si prendono con atti che impegnano il ministro, o chi in questo momento decide, di assumersi anche tutte le responsabilità relative".
 

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