La Lega andrà alla manifestazione a favore dell'opera. Di Maio e Toninelli ricordano che la questione dell'analisi costi-benefici è nel contratto di governo.Salvini: "Il progetto vada avanti, ma non è intoccabile". L'ipotesi referendum

La relazione costi-benefici sulla Tav sarà pronta a fine gennaio, ma la battaglia politica infuria almeno da quando, circa una settimana fa, è trapelato che il parere sarà quasi certamente negativo. Il ministro Toninelli ha fatto sapere che il parere da solo non sarà sufficiente a cancellare la Tav ma che, in mezzo, ci saranno i contatti con la Ue e con il partner francese e una decisione del governo. L'opposizione taglia corto: chiede una decisione e prepara il referendum che potrebbe coinvolgere tutte le regioni del Nord dalla Liguria al Friuli. Intanto scendono in piazza (domani a Torino) i "Sì Tav" che vedranno le loro file ingrossate dalla Lega che ha scelto di stare dalla parte dell'opera contestata dal M5S. Tutto questo, ovviamente, genera tensione nel governo e attacchi da parte dell'opposizione una volta tanto con il centrodestra e il centrosinistra abbastanza in sintonia.

Danilo Toninelli – "La relazione" costi/benefici sulla Tav "è arrivata come bozza, la stiamo vagliando. Appena avremo terminato, penso fine gennaio, ne discuteremo con la Francia e poi con Bruxelles. La stiamo verificando, come contenuti, è molto complessa" ha detto il ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Danilo Toninelli ad Agorà. "Nel contratto di Governo – ha aggiunto – c'è scritto di ridiscutere integralmente l'opera". Anche per quel che riguarda l'analisi giuridica, ha sottolineato, "è quasi completa, le due relazioni vanno insieme". A una domanda su a chi spetta la decisione. Toninelli ha risposto così: "Spetta ai politici. Assolutamente, solo che prima la prendevano i politici e la calavano sulla testa della gente senza dire il perché. Adesso ti dico che ti costa soldini". Poi, il ministro ha risposto piccato alla domanda sulla composizione della commissione in cui sederebbero solo tecnici "No Tav":  "Quelli che lo dicono sono degli ignoranti". E sulla questione delle tensioni tra Lega e M5S, Toninelli ha detto: "Se non ci fosse il contratto di governo Le potrei rispondere di sì, ma siccome c'è un bel contratto di governo che vincola due forze politiche, anche diverse fra loro…. Abbiamo sempre fatto sintesi: su qualsiasi cosa".

Luigi Di Maio – Anche Di Maio è intervenuto sulle divisioni tra Lega e M5S in materia di Tav e sul fatto che i leghisti saranno presenti in forze al corteo "Sì Tav": "Non mi stupisce, loro sono sempre stati a favore, ma c'è un contratto di governo".

Matteo Salvini – Matteo Salvini si schiera per la Tav e spinge avanti il referendum: "Se i cittadini chiedono un referendum penso che sia uno dei capisaldi dei 5 Stelle. Nessuno pretende che il progetto non si tocchi però io voglio un'Italia del sì, che vada avanti e non che torni indietro". Revisione non significa cancellazione? "Esatto", ha risposto il segretario leghista.

Matteo Renzi – "Sulla Tav non esiste la possibilità di fermarsi – dice Matteo Renzi in una diretta Facebook – Toninelli mente o magari non le sa queste cose…Se la Lega si ferma sulla Tav, è finita". Così Matteo Renzi nel corso di una diretta Facebook.

Antonio Tajani – Anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, prende posizione su Twitter: "Siamo alle comiche. Persino l'esperto TAV ammette la sua parzialità nell'intervista sul @Corriere. Qual è la credibilità di questo governo che cerca ogni pretesto per rubarci il futuro?". 

Sergio Chiamparino – Decisa la posizione del presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino: "Mi auguro che domani, insieme a me, ci sia tanta gente a Torino al flash mob sulla Tav. È anche importante che tutte le forze politiche favorevoli all'opera siano in piazza. Penso però che chi, come la Lega, ha un ruolo centrale nel governo, oltre a scendere in piazza dovrebbe assumersi la responsabilità di decidere una volta per tutte sulla realizzazione dell'opera, perché è ripartito l'allungamento del brodo". Chiamparino torna sull'idea del referendum: "Se sarà no, chiederò al Consiglio regionale di indire una consultazione dei cittadini sulla Tav. E se lo vorranno anche i miei colleghi delle altre regioni del nord, potremo fare nella stessa giornata un referendum del nord Italia sulla Tav".

Maurizio Gasparri – "Siamo al delirio – dice il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri – . Un tal professor Marco Ponti, a cui è stato affidato, non si sa perché, di decidere il destino della Tav, dice in una intervista ad un importante quotidiano, sostenendo la tesi del No alla Tav: 'Lei provi a pensare quanti migranti si possono salvare con i denari della Tav'. E aggiunge che, facendo questo studio sulle opere pubbliche, che stronca: 'mi sto divertendo un casino'. Questi sono i consulenti del governo giallo-verde. Persone che pensano di spendere i soldi per immigrati clandestini invece che per aprire cantieri e rendere l'Italia più moderna. E che affermano di divertirsi mentre stroncano opere fondamentali per la nostra economia". 

Roberto Speranza – "Lega e M5s sono ormai in disaccordo su tutto". Lo afferma il coordinatore nazionale Roberto Speranza (Leu):. "Reddito di cittadinanza, quota 100 e ora anche la Tav. Lo scontro è ormai permanente. Ma Di Maio e Salvini non mollano la poltrona e si preparano a seguire il vecchio adagio andreottiano del 'meglio tirare a campare che tirare le cuoia'. Purtroppo a rimetterci sarà il paese reale che ancora una volta non vedrà risolti i problemi concreti di tutti i giorni dal lavoro precario, alla sanità, alla scuola".

Mara Carfagna – Anche Mara Carfagna (capogruppo di Forza Italia) attacca il governo: "Com'era la storiella che ci ha raccontato il premier, quella sulle tasse che colpivano solo banche e assicurazioni, non il 'popolo'? Prima l'Ufficio parlamentare di Bilancio, poi Moody's: tutti sono concordi nel dire che M5S e Lega ci stanno aumentando le tasse. Nell'80% dei Comuni saliranno i tributi locali, da Nord a Sud, specie nelle città di medie e piccole dimensioni. M5S e Lega litigano su tutto, dalla Tav alle trivelle, sembrano essere d'accordo solo sulle nuove tasse". 

Airola (M5S) – "Per noi la Lega può fare tutte le manifestazioni che vuole, ma la Tav non si farà". Lo dice il senatore del M5S, Alberto Airola, "No-Tav dal 2004, da prima di essere del Movimento", in un'intervista ad 'Huffington Post': "Liberi di andare, il risultato non cambia: non si farà. Lo so", continua il parlamentare piemontese: "La loro è solo misera campagna elettorale". Airola svela che lascerebbe il Movimento nel caso la Tav non fosse bloccata, ma "mi fido di Di Maio e di Laura Castelli, anche lei No-Tav. E mi fido del ministro Toninelli anche se qualche tirata d'orecchie se la merita perché non siamo riusciti a bloccare il Terzo Valico, quindi per me questa è già un'onta, una promessa mancata".

 

 

 

 

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