In arrivo una circolare. E la piazza virtuale si divide

Natale con i tuoi, e con pochi compiti delle vacanze. Parola di Marco Bussetti. Il ministro dell'Istruzione interviene sull'annosa questione con affermazioni che, sicuramente, faranno felici gli studenti. "I ragazzi hanno bisogno un attimo di rilassarsi e ritrovare i piaceri della vita famigliare e degli amici", dice annunciando nei prossimi giorni l'invio di una circolare in merito. "Leggere, fare movimento, dedicarsi ai propri hobby e andare a vedere delle mostre", questo quanto dovrebbero fare i giovani nella pausa natalizia secondo il punto di vista del ministro. Per lo studio, insomma, ci sarà tempo al ritorno sui banchi. Del resto l'Ocse mette ormai da anni gli studenti italiani nella lista dei più 'tartassati' dai compiti a casa a livello mondiale. Una mole di lavoro, spesso non portata a termine, che costringe i genitori a veri e propri salti mortali fra visite ai parenti piuttosto che eventuali gite fuori porta. Tutto compresso perché sulla testa dei ragazzi pende la spada di Damocle dei compiti delle vacanze.

Le esternazioni di Bussetti scatenano come prevedibile la piazza virtuale. "Finalmente! Era ora", esulta felice una mamma mettendo in luce come in Italia "da sempre si assegnano troppi compiti". Un altro genitore arriva a teorizzare l'eliminazione totale dei compiti a casa. "I ragazzi devono vedere la luce del sole, respirare aria fresca a fare sport", scrive. Non mancano però i pareri opposti. "Il governo vuole i giovani studenti "ignoranti come zappe per propinargli tutte le sue castronerie". Un insegnante mette in luce come il corpo docenti sia in grado di stabilire da solo "quanto grande debba essere il carico di lavoro per gli studenti, anche nel periodo di pausa".

Fra 'Guelfi e Ghibellini' dei compiti a trionfare sono soprattutto i post ironici. "Dopo l'abolizione della povertà arriva quella dei compiti a casa", scrive un utente su Twitter postando la foto di un Luigi Di Maio esultante sul balcone di Palazzo Chigi. Nella discussione interviene anche un sedicente Babbo Natale al grido di: "meno compiti più giocattoli, io lo dico da secoli". E mentre i toni si scaldano gli studenti osservano, a libri rigorosamente chiusi.

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