Roma, 12 nov. (LaPresse) – "Motivo il parere contrario del Governo all'ordine del giorno sulla costruzione della Gronda. Innanzi tutto ci sono delle affermazioni non riscontrabili: si dice 'come richiesto dalle comunità liguri, associazioni economiche e socilai'… Bisognerebbe avere un elenco delle comunità, delle forze economiche e sociali. In secondo luogo, la Gronda non ha nulla a che vedere con l'emergenza del ponte Morandi. La Gronda è un'opera che poteva essere realizzata negli scorsi anni e non è stato fatto, ma nessuno nel Governo si è permesso di insinuare che ci sia una connessione tra le due cose. Quest'opera va valutata complessivamente, insieme alle altre opere. Occorre una strategia complessiva per capire dove destinare le risorse e cercare di ottimizzare.
Prendere oggi l'impegno di realizzare la Gronda di Genova mi sembra irrispettoso nei confronti delle zone colpite per le quali ci sono altre priorità. La Liguria sta valutando forme di trasporto altro dopo il crollo del Morandi. E' doveroso ripensare nel complesso le opere. Questo parere contrario non è un disimpegno del Governo, ma un impegno a valutare la Gronda nel complesso di tutte le opere da realizzare in Italia". Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vito Crimi, intervenendo nelle commissioni riunite Territorio e Lavori pubblici dove sono in esame gli ordini del giorno al decreto. Sull'odg del senatore Pd Margiotta hanno espresso parere negativo tanto il Governo quanto il relatore del dl Genova e l'odg è stato respinto.
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