Roma, 30 ott. (LaPresse) – "Ho sempre ribadito la mia totale fiducia nella magistratura italiana – sottolinea Tiziano Renzi -l'indipendenza dei giudici mi rassicura mi conforta perché la verità prima o poi emerge". Quanto alla decisione di mollare, spiega, "i tempi del business sono diversi dai tempi della giustizia e io non posso più continuare a lavorare". Perchè nonostante "sto collezionando archiviazioni delle indagini contro di me e condanne in sede civile per chi mi ha diffamato", l'azienda "ha perso clienti molto importanti che se ne sono andati dopo le anticipazioni dei giornali: non hanno aspettato l'archiviazione, loro". Insomma, "per colpa mia i clienti se ne vanno. Per garantire il posto di lavoro ai collaboratori, tuttavia, ho deciso di farmi da parte e ho dato incarico a un team di professionisti di vendere la società da qui alla fine dell'anno. Il business è solido e un nuovo proprietario potrà garantire l'occupazione". Ora "me ne vado a testa alta – conclude – Hanno condannato chi mi ha diffamato, non me. Ma devo andarmene per rispetto a chi lavoro con me".

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